Il D’Alema furioso. A inviato Rai: “La querelo. Oggi querelo i giornali”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Aprile 2015 - 15:43 OLTRE 6 MESI FA
Massimo D'Alema litiga col cronista: "Denuncio te e i giornali" VIDEO

Massimo D’Alema litiga col cronista: “Denuncio te e i giornali” VIDEO

BARI – E’ un Massimo D’Alema furioso, che promette querele a giornali e giornalisti. E che chiede anche una legge che tuteli chi non è indagato. L’ex premier che si trova sulle prime pagine per una vicenda, quella della corruzione della Coop Cpl Concordia, in cui non è neppure indagato, sbotta durante un convegno della sua Fondazione, ItalianiEuropei.

D’Alema viene ‘inondato’ da domande relative alle intercettazioni emerse nell’ambito dell’inchiesta di Ischia. E i toni si fanno subito accesissimi. Soprattutto quando Filippo Barone, inviato di Virus, gli chiede del vino. D’Alema sbotta:

“Lei ha detto che ho venduto il vino durante una convention del Pd, come si chiama lei, scusi? Devo trasmettere al mio avvocato questa informazione. La prego di mandare questa registrazione, avrà una denuncia”.

Già dalle prime domande il clima è apparso teso. Con D’Alema sommerso di richieste di chiarimenti sulla vicenda:

Ci sono molte cooperative tra i suoi clienti?”, viene chiesto all’esponente Pd. “Ci sono molti cittadini, moltissimi”, risponde D’Alema, accompagnando con un sorriso la sua replica. Poi è il turno della domanda ‘incriminata’.

“Qualcuno ha ritenuto inopportuno mischiare una convention del Pd con una vendita di 2000 bottiglie di vino…”, premette il giornalista di Virus, che viene dapprima interrotto da D’Alema, che, mostrando di non aver compreso bene la domanda si avvicina e chiede che sia ripetuta.   E, dopo che Barone la riformula, d’Alema lo blocca e sbotta. “Quegli acquisti sono avvenuti nel corso di due anni non in una convention del Pd. Lei dice delle cose sciocche perché quegli acquisti, come risulta chiaramente dalle fatture sono avvenuti nel corso di due anni, sono stati regolarmente fatturati, sono avvenuti in prossimità delle festività evidentemente per fare molti regali come fanno molte imprese e sono stati fatturati con trattamento di favore, diciamo, perché con fatture a 4 mesi”, spiega, ribadendo: le bottiglie “non sono state vendute nel corso di una convention del Pd, quindi la pregherei, siccome sto denunciando, oggi, diversi giornali, denuncio anche lei, con l’occasione”.  Sull’incontro tra D’Alema e i giornalisti cala quindi il gelo.

Qualcuno chiede “Come mai hanno chiamato la Fondazione per parlare del vino? La Fondazione non c’entra niente”, chiede un cronista. “Bene, veniamo a noi”, è la gelida replica di D’Alema, che, una volta terminato l’incontro con i cronisti si rivolge ancora al cronista di Virus: “Lei ha detto che ho venduto il vino durante una convention del Pd, come si chiama lei, scusi? Devo trasmettere al mio avvocato questa informazione. La prego di mandare questa registrazione, avrà una denuncia”. Poco dopo arriva la replica via Facebook, di Nicola Porro, conduttore di Virus. “Il nostro giornalista Filippo Barone fa una domanda a D’Alema sui vini: giusta, sbagliata, impertinente? ma pur sempre solo una domanda”, scrive su facebook.

Michele Piscitelli ha girato il video per Repubblica.it nell’edizione di Bari e riporta le parole di D’Alema, che è apparso molto teso: