I pompieri nella Terra dei Fuochi: scarponi laceri, senza guanti e mascherina

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Gennaio 2014 - 11:23 OLTRE 6 MESI FA

72mo Anniversario di Fondazione dei Vigili del FuocoROMA – Hanno gli scarponi laceri, non mettono i guanti, la mascherina (monouso, in teoria) la mettono solo lo stretto necessario. E la riutilizzano. Il Corriere della Sera descrive così i pompieri che quotidianamente hanno a che fare con i roghi della Terra dei Fuochi.

Ovvero quel lembo di Campania, tra Napoli e Caserta, diventato tristemente noto per i roghi che, qua e là ma quotidianamente, vengono appiccati dalle aziende e dalla camorra per smaltire, illegalmente e gratis, gli scarti industriali. Avvelenando migliaia di persone che abitano in quelle zone, avvelenando chi mangia i prodotti coltivati in quelle terre, avvelenando, in prima battuta, quei pompieri che quotidianamente intervengono per spegnere le fiamme. E respirano quell’aria mefitica, come gli abitanti che infatti si ammalano di tumore in misura allarmante. Cos’è la Terra dei Fuochi lo descrive il Corriere della Sera nell’articolo a supporto della videoinchiesta:

I roghi tossici sono una miscela esplosiva di pneumatici, fili di rame, grandi elettrodomestici non rottamati, bidoni di vernici e solventi, sacchi di stoffe e pelli delle piccole aziende tessili e calzaturiere della zona. Aziende e fabbriche sconosciute al fisco ma note a tutti. Sono nei seminterrati, nei “bassi” dei palazzi abbandonati. Molto spesso sono specialisti della contraffazione. Tutti sanno chi sono e in quale scantinato lavorano. E anche a che ora e dove si vanno a liberare dei rifiuti industriali prodotti. Si stima una produzione di circa 200 tonnellate di scarti industriali al giorno. Una buona parte viene smaltita in questo modo. Cioè bruciandoli.

Ecco cosa raccontano i pompieri intervistati, ogni giorno a spegnere quei roghi senza le dovute precauzioni previste dalla legge. Per mancanza di fondi, costantemente tagliati:

‘Li conserviamo per quando proprio non ne possiamo fare a meno. Di mascherine, ad esempio, ne abbiamo solo una. Sono monouso. Se le usiamo ora significa che in caso di intervento in un appartamento in fiamme non abbiamo niente con cui proteggerci’.‘Ci ripetono sempre che per il momento non possiamo avere dei ricambi, per regolamento dovremmo cambiare le divise dopo ogni intervento ma oltre a questa che indossiamo non ne abbiamo un’altra’.