Sommergibile senza equipaggio: “Guardian”, il “drone marino” della Juliet Marine Systems

di Ugo Brambilla
Pubblicato il 25 Ottobre 2016 - 09:29 OLTRE 6 MESI FA

“Un sommergibile senza equipaggio”, praticamente un drone di mare. La Juliet Marine Systems ha presentato il progetto di un nuovo tipo di veicolo, “The Guardian”, che “funziona come un sommergibile, anche senza equipaggio”. Il Guardian, grazie alla “supercavitazione”, crea una bolla di gas intorno a sé riducendo al minimo l’attrito con l’acqua. È impostato per le missioni navali (è “stealth”, invisibile ai radar), con o senza equipaggio, e consente una guida fluida e sicura anche in condizioni di mare molto agitato.

Alimentato da un propulsore turbo diesel, spiega il Daily Mail, il veicolo sarà in grado di compiere missioni subacquee o in superficie. Potrà essere usato per la sorveglianza o per rilevazione di mine. La compagnia stima i tempi di realizzazione del progetto tra i 18 e i 24 mesi e ha riferito che – una volta finito – il “Guardian” potrà essere trasportato via terra, aria o mare. Il Guardian ha una lunghezza dai 9 ai 14 metri, e potrà arrivare a una velocità di 35 nodi in superficie (65 km all’ora).

“Non esiste un altro progetto simile al Guardian” spiega Gregory Sancoff, direttore dalla JMS. La casa costruttrice ha deciso che ogni richiesta avanzata dal cliente sarà valutata, per rendere ogni veicolo personalizzato e unico nel suo genere. Gli alettoni ai lati possono alzarsi e abbassarsi a seconda delle condizioni marine; in acque profonde, o quando il veicolo va molto veloce, le ali ruotano verso il basso per sollevare lo scafo in aria, eliminando l’impatto con le onde.

Il Guardian altro non è che l’evoluzione sottomarina del “Ghost”, lo scafo ad alta velocità (anche questo “stealth”, invisibile ai radar) che è stato presentato dalla Juliet Marine Systems quest’anno dopo otto anni di progettazione e sviluppo. Il Ghost ha due puntoni di 3,6 metri che vanno sott’acqua, mentre il corpo dello scafo, lungo 11 metri e mezzo, rimane sopra l’acqua, come un aliscafo.

I puntoni sono mobili e permettono al Ghost di sollevarsi o abbassarsi a seconda della profondità e delle condizioni del mare. Lo scafo della JMS è infatti capace di raggiungere una velocità di 33 nodi (61 km all’ora) e di ridurre al minimo gli sbalzi nella navigazione, come se corresse sull’asfalto, anche in presenza di onde alte fino a 2 metri e mezzo.