Supercoppa Napoli, Rafael versione Grobbelaar impazza sul web

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Dicembre 2014 - 13:21 OLTRE 6 MESI FA
Supercoppa Napoli, Rafael versione Grobbelaar impazza sul web VIDEO

Supercoppa Napoli, Rafael versione Grobbelaar impazza sul web VIDEO

ROMA – Nella finale di Supercoppa Italiana il portiere brasiliano del Napoli Rafael imita l’ex Liverpool Grobbelaar (VIDEO) e riesce ad ipnotizzare Tevez, ma non Vidal. Il web, che lo aveva preso di mira, ora lo celebra. Ne parla Il Corriere dello Sport con Davide Palliggiano.

“Re per una notte e di diritto nella storia del Napoli. Chi l’avrebbe detto, Rafael. Il protagonista che non t’aspetti, soprattutto dopo che dall’altro lato, fronte Juve, Buffon si era opposto più volte da Pallone d’Oro. Il balletto irriverente, stile Grobbelaar, Dudek o Krul per innervosire Tevez. Quello ripetuto, ma senza successo su Vidal. Poi le mani al cielo a indicare in alto, molto in alto. Rigori nemmeno  intuiti, ma poi, quando i suoi hanno cominciato a sbagliarli, la parata decisiva su Chiellini e quella su Padoin, con la mano di richiamo, un intervento divino. E allora le critiche, per una notte, sono andate via. Su internet gli sfottò del tipo “non esce mai, neanche quando indossa il cappotto”, sono stati sostituiti da vignette in cui lo esaltano. E anche se non ha funzionato del tutto, il suo “balletto” è diventato virale, tanto da essere accompagnato dal celebre Ymca dei Village People.
Da quando è cominciata l’era De Laurentiis il Napoli ha sempre avuto portieri di un certo livello, eccezion fatta per qualche sfortunato carneade, uno su tutti Navarro. Iezzo, con la parentesi squisitamente sportiva di Gianello, poi De Sanctis, quindi Reina. Tutti, bene o male, amati dalla piazza, ma tutti ultratrentenni. Rafael, classe ’90, è arrivato in azzurro con un curriculum di tutto rispetto (una Libertadores e una Recopa Sudamericana). E’ un giovane con la testa sulle spalle, che non sembra soffrire la pressione, che ha la spensieratezza giusta per presentarsi all’esordio da titolare (7/12/2013 con l’Udinese), con un paio di dribbling da crepacuore in area di rigore. Brasiliano, nell’accezione più bella. Capace di rimanere tra i pali a volte un po’ troppo, ma anche di parare i rigori decisivi nella finale di Supercoppa. Salvo poi rivolgersi al cielo, dove un Atleta di Cristo come lui trova la più grande ispirazione”.