YOUTUBE Donald Trump lascia palco con “You can’t always get what you want” dei Rolling Stones

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Novembre 2016 - 14:59 OLTRE 6 MESI FA
Donald Trump lascia palco con "You can't always get what you want" dei Rolling Stones

Donald Trump lascia palco con “You can’t always get what you want” dei Rolling Stones

NEW YORK – Donald Trump deve essere un fan dei Rolling Stones. Il neo presidente degli Stati Uniti, dopo avere fatto il suo primo discorso e avere ringraziato i propri elettori ha lasciato il palco sulle note di “You can’t always get what you want” di Mick Jagger e soci.

La scelta di questa canzone non è passata inosservata sia per il testo (“non si può ottenere sempre quello che si vuole” ndr)  sia per il fatto che Trump ha ignorato la diffida che gli intimarono lo scorso maggio gli stessi Stones dall’usare le loro canzoni nei comizi della sua campagna elettorale. Il magnate americano deve amare particolarmente i Rolling Stones. Le sue arringhe elettorali sono state accompagnate spesso sia da “You can’t always get what you want”, sia da altri brani come “Start me up”, “Sympathy for the devil” e “Brown sugar”.

Il rapporto tra Donald Trump e i Rolling Stones è tormentato e non è mai decollato. Nel lontano 19 dicembre 1989, la band ottenne di cacciarlo da una diretta televisiva mettendo la produzione davanti a una scelta: “O noi o lui”.

la vicenda l’ha ricostruita Michael Cohl,  promoter del tour mondiale degli Stones del 1989, seguito all’uscita di “Steel Wheels”. Quando prese accordi per una delle tre date americane che si tenne al Convention Center di Atlantic City di proprietà di Trump, qualcosa andò storto.

Gli Stones avrebbero guadagnato un sacco di soldi con la diretta televisiva in pay per view ma di mezzo c’era appunto Trump, inviso al gruppo: l’accordo fu trovato alla sola condizione che l’eccentrico magnate non si fosse fatto mai vedere. Come spesso gli capita Trump non mantenne la parola. Cohl lo beccò mentre dava interviste prima del concerto. Cohl disse agli Stones quello che stava accadendo. A questo punto, come racconta Cohl

“Keith tirò fuori il coltello, lo sbatté sul tavolo e disse: ‘Cosa diavolo vuoi che faccia per te? Vuoi che vada di là io e lo cacci di persona? Qualcuno se ne andrà da questo posto: o noi o lui’. Io gli dissi: ‘Tutto ok, ci penso io”‘.