YOUTUBE Giovane nero violentato col manganello dalla polizia: rivolte in strada a Parigi, 24 arresti

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Febbraio 2017 - 14:14 OLTRE 6 MESI FA

PARIGI – Terza notte di violenza a Parigi: le rivolte sono scoppiate dopo che un uomo di colore ha denunciato gli agenti di polizia dichiarando di essere stato seviziato con un manganello. Per fermare le proteste, la polizia è scesa in strada in tenuta antisommossa ed ha arrestato 24 persone.

La vittima, Theo Temoigne, ha dichiarato di essere stato aggredito dalla polizia lo scorso giovedì a Aulnay-sous-Bois, periferia nord-est di Parigi accanto all’aeroporto Charles De Gaulle. Secondo il racconto della vittima, durante un’operazione di polizia nel quartiere “Rose des Vents” gli agenti hanno ordinato a un gruppo di giovani di mettersi al muro. Uno di loro è stato schiaffeggiato. Quando il 22enne ha protestato è stato gettato a terra e riempito di manganellate. “Mi insultavano in ogni modo, mi hanno gridato negro, puttana, mentre mi picchiavano. Ho avuto il riflesso di fare il possibile per spostarmi poco più in là, dove sapevo che la videocamera di sorveglianza almeno avrebbe ripreso la scena”. A questo punto, un agente ha preso il manganello estendibile e lo ha seviziato.

L’ufficiale, come racconta il Daily Mail, è stato accusato di stupro. Gli altri tre che erano con lui sono stati invece accusati di eccesso di violenza. Temoigne è stato operato: i poliziotti hanno perforato il suo stomaco col manganello che gli ha provocato una ferita lunga 10 centimetri. A dimostrazione di quanto accaduto, i medici hanno firmato un permesso che lo tiene lontano dal lavoro per 60 giorni.

“Circa dieci auto sono state date alle fiamme. Bruciati anche due ristorante. Ci sono stati attacchi anche a delle pattuglie di polizia”, ha raccontato un agente in un’intervista alla televisione Bfm. Theo ha raccontato che l’agente lo avrebbe penetrato di proposito aggiungendo che “il manganello gli è arrivato fino allo stomaco, non ho avuto più la forza di alzarmi”. La polizia inizialmente si è difesa dicendo che le lesioni erano accidentali e che i pantaloni erano stati abbassati nel momento dell’arresto. Dopo la diffusione del video finito anche su YouTube però, gli agenti sono stati incriminati e centinaia di persone sono scese in piazza per protestare contro quello accaduto al giovane che, oltre alle lesioni interne, avrebbe subito anche delle ferite in testa.