YOUTUBE Gorilla ucciso, verità: voleva salvare cucciolo uomo

di Lara Volpi
Pubblicato il 31 Maggio 2016 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE Gorilla Harambe ucciso, voleva salvare un cucciolo

YOUTUBE Gorilla Harambe ucciso, voleva salvare un cucciolo

CINCINNATI – In questo video una sequenza commovente e choccante che dimostra l’inutilità e la crudeltà della uccisione del gorilla nella cui fossa, allo zoo di Cincinnati (Usa) era caduto un bambino di 4 anni, per colpa dell’incoscienza dei genitori, il padre spacciatore e la madre che ha altri 3 figli.

Un cucciolo è un cucciolo. Anche per i gorilla. E anche una carezza è una carezza per loro. Come quella di Harambe al bimbo di 4 anni che gli è piombato dal cielo nella sua finta grotta nello zoo di una metropoli americana, Cincinnati. Harambe, che di anni ne aveva 17 e che non era nemmeno una mamma, ma un papà, quando ha visto quel cucciolo di uomo ha cercato di portarlo via dalla folla urlante, in delirio, di gente che gridava.

Ha nascosto il piccolo dietro di sé, quasi a volergli fare da schermo di protezione davanti a quegli animali (umani) che sbraitavano come impazziti, probabilmente pericolosi, avrà intuito il gorilla. Visto che quelli non li lasciavano stare, ha preso il piccolo con la sua grossa mano, grande quasi quanto metà bimbo, e l’ha trascinato con sé verso un posto in cui fosse al sicuro. Al sicuro il bambino, non al sicuro lui.

Harambe, raro esemplare di una specie a rischio di estinzione, avrebbe dovuto temere per sé. Non immaginava che gli umani non sanno che l‘amore per i cuccioli, di animali o di uomini, è qualcosa di innato. Anche Hitler amava gli animali, figurarsi i cuccioli. Harambe non è Hitler, e lui quel cucciolo d’uomo, quasi un novello Mowgli, avrebbe voluto salvarlo. Lo ha protetto, accarezzato, coccolato, a modo suo. Ma gli animali più pericolosi, gli unici che uccidono non solo per fame o per autodifesa, hanno fatto fuoco.

Hanno fatto fuoco i guardiani dello zoo, dove il gorilla era stato messo a forza, strappato al suo habitat. L’hanno fatto mobilitati dai genitori del bimbo, che tanto gridavano e si disperavano ma anziché andare loro a rischiare e cercare di sottrarre il piccolo al gorilla ad armi pari hanno pensato bene di chiamare chi ha altre, più potenti armi.

Per fortuna anche negli Stati Uniti dal grilletto facile le manifestazioni di sdegno sono state molte. Sicuramente più di quelle che seguono omicidi immotivati di sospetti criminali da parte della polizia. E adesso i genitori del bambino rischiano un’incriminazione. Harambe era un animale a rischio estinzione, dice la scienza. Harambe era un grosso gorilla che si è trovato davanti, caduto dal cielo, un cucciolo da difendere di fronte ad una folla pericolosa. Che però non minacciava il bimbo, ma lui.