YOUTUBE Incendi a Genova, vento alimenta i focolai: scuole chiuse e sgomberi FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Gennaio 2017 - 20:31 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA – Una serie di incendi sono divampati intorno a Genova e il vento di burrasca che soffia ha alimentato i focolai, che continuano a crescere. Le zone più colpite il 17 gennaio sono quella di Nervi, il monte Fasce e il monte Moro, le alture di Chiavari e Pegli. I roghi sarebbero dolosi e hanno causato ingenti danni: 300 persone sono state costrette ad abbandonare le loro abitazioni, tre scuole sono state chiuse e le autostrade A10 e A12 invase dal fumo sono aperte e chiuse a fasi alterne. I voli diretti all’aeroporto Colombo di Genova sono stati dirottati su altri scali.

Dalla notte tra 16 e 17 gennaio le alture intorno a Genova continuano a bruciare. Sono 140 i vigili del fuoco e 100 i volontari impegnati a terra tra Levante e Ponente genovese, cinque Canadair – il 90% della flotta a disposizione in tutta Italia – a gettare acqua dal cielo, ettari e ettari di boschi andati in fumo. L’allerta per l’innesco incendi resterà grave e attivo altre 24-36 ore.

L’assessore alla protezione civile, Giacomo Giampedrone, ha dichiarato che la situazione resta critica soprattutto nel Ponente:

“Sono 60 giorni che non piove ed è tutto secco. In più spira vento di burrasca”.

Folate da 100 km/h che alimentano i focolai e non danno tregua. A Nervi l’incendio è stato colposo. Sono indagate due persone, l’operaio di una ditta d’appalto che stava lavorando a un paracarro sull’A12 con un flessibile quando l’ha fatto cadere facendo partire la scintilla che ha dato origine al rogo e il suo capocantiere. Ma per il rogo di Pegli, che con tutta probabilità è doloso, bisogna ancora trovare i colpevoli.

Nel pomeriggio, quando i 300 residenti sono tutti tornati alle loro case, Giovanni Toti parla dell’incendio di Pegli e torna a definire i piromani “terroristi ambientali” secondo un concetto già utilizzato tante volte in passato e soprattutto da quando, nel 2016, gli incendi dolosi sono tornati frequenti. “Terroristi” per i quali Toti chiede al governo una “legislazione speciale”.

La sera arriva e i Canadair devono tornare a terra. Adesso tocca solo alle squadre antincendio. Resta elevato il grado di allerta nel Ponente ligure: riprende l’incendio a Andora a causa del forte vento che non diminuisce d’intensità, s’infiamma anche Borgomaro, sempre nell’imperiese, con un vasto fronte di fuoco. Intanto a Genova apre la sala di protezione civile regionale e arriva la notizia di nuovi incendi: a Varese Ligure e a Genova Staglieno.

(Foto Twitter)