YOUTUBE Luciano Spalletti prende a testate il tavolo per la domanda del giornalista
Pubblicato il 24 Ottobre 2016 - 09:43 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Luciano Spalletti prende a testate il tavolo della conferenza stampa dopo Roma-Palermo 4-1. All’allenatore giallorosso non era piaciuta la domanda di un giornalista sull’ambiente romano. “Chi ti ha mandato? Dimmi chi ti ha mandato! Che vuol dire ambiente? Vuoi ritornare a rifare la stessa manfrina che qui non si può lavorare?”. Il giornalista ha replicato: “Volevo chiederle di Juan Jesus”. Ancora Spalletti: “Le galline hanno bisogno di mezzochilo di granturco al giorno, bisogna dare loro da mangiare. Non è soddisfacente come risposta?”.
Contro il Palermo di De Zerbi, la squadra di Spalletti fa la partita dall’inizio e costruisce la sua vittoria sulle giocate di Dzeko, Salah ed El Shaarawy. Finisce 4-1, terza vittoria di fila in campionato, miglior attacco della Serie A (23 gol) e secondo posto in classifica alla pari del Milan ma soprattutto a soli 2 punti dalla Juventus. “Non abbiamo perso l’occasione di avvicinarci alla vetta – le parole di Luciano Spalletti a fine match -, è ancora presto per capire chi è l’anti-juve, le squadre devono ancora trovare la quadratura e il passo del campionato lo dobbiamo ancora prendere. Noi dobbiamo essere pronti a vivere il momento e montarci sopra per portarci a casa il risultato, come abbiamo fatto stasera”.
Il nuovo ko dei bianconeri “crea senz’altro uno stimolo in più -chiarisce il tecnico giallorosso – ma noi siamo partiti per fare il nostro campionato, dobbiamo assolutamente pensare di avere una classifica importante e di livello. Se poi qualche volta perdono anche loro e fanno vedere che sono terrestri allora fa la differenza, perché tocchi con mano di potergli arrivare vicino e stare con loro”.
Dopo sabato sera, per Spalletti c’è anche il Milan nel pacchetto di inseguitrici: “Quello del Milan è stato un bellissimo risultato. E smettiamola di dire che sono giovani, hanno tutte le carte in regola per dire la loro in questo campionato”, precisa l’allenatore toscano, che in un passaggio non manca di bacchettare l’ambiente: “I giocatori sentono un po’ la tensione di dover fare bene subito, non c’è l’ambiente per farli crescere tranquilli, non perché non si può lavorare ma perché non si vince da tanto tempo. Per esempio Emerson Palmieri, che è un buon giocatore e sono sicuro che quando andrà a giocare altrove saprà dimostrarlo”, ha concluso Spalletti, che oggi ha ricevuto una telefonata di chiarimento dal ct olandese Blind in merito alla polemica a distanza sulla gestione di Strootman.
Tra i protagonisti della goleada romanista, un ritrovato El Shaarawy autore di un’altra rete dopo la doppietta con l’Austria Vienna: “È stata una bella vittoria, soprattutto non abbiamo ripetuto gli errori commessi giovedì con gli austriaci – ha spiegato il Faraone -, per noi è importante segnare tanto ma è ancora più importante non prenderli, perché poi davanti qualcosa la facciamo sempre. Mi sono sempre allenato bene, ho sempre cercato di dare il mio contributo, ora sto raccogliendo i frutti e va bene così. Possiamo arrivare lontano solo se troveremo continuità di prestazione, dobbiamo pensare partita dopo partita”.
Resta al penultimo posto il Palermo, alla sua prima sconfitta in trasferta per la seconda volta consecutiva con un 4-1 subito dopo quello con il Torino in casa: “Quello che non mi è piaciuto oggi è che dopo il 2-0 potevamo avere un atteggiamento diverso – spiega il tecnico dei rosanero -, questa è una squadra che ha un potenziale importante, ma tra il potenziale e il reale valore ci passa tanto. Con l’Udinese giovedì di dobbiamo rialzare subito, abbiamo le qualità per vincere. Se temo l’esonero? Quando sono venuto sapevo dove arrivavo, so che sto dando tutto”.