YOUTUBE Milwaukee, Sylville Smith ucciso da agente nero…e impugnava pistola

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Agosto 2016 - 11:18 OLTRE 6 MESI FA
Sylville Smith

Sylville Smith con una pistola in mano

MILWAUKEE –  La polizia di Milwaukee ha eseguito numerosi arresti dopo la seconda notte consecutiva di proteste per l’uccisione di Sylville Smith, un ragazzo afroamericano, avvenutasabato pomeriggio da parte di un agente afroamericano: lo ha reso noto la stessa polizia in un tweet. In un altro messaggio si legge che un’auto della polizia è stata danneggiata dal lancio di mattoni, pietre e bottiglie di vetro.

Il ragazzo afroamericano viene ucciso nel corso di un inseguimento. E Milwaukee insorge contro l’uso eccessivo della forza da parte della polizia per motivi razziali. Ma in serata emerge che l’agente che ha sparato e ucciso è ”afroamericano” e che la vittima, Sylville Smith, impugnava una pistola, come documentato da foto, e una ”lunga storia di arresti alle spalle”.

In centinaia sono scesi in piazza per manifestare e, nonostante gli appelli alla calma, le proteste si sono trasformate in violenza, con auto date alle fiamme, una banca e una stazione di rifornimento incendiate e spari che rendono difficile per i pompieri domare gli incendi. L’alta tensione delle ultime ore spinge lo sceriffo della contea di Milwaukee a richiedere la mobilitazione della Guardia Nazionale e il governatore del Wisconsin, Scott Walker, a dichiarare lo stato d’emergenza. Il presidente Barack Obama e’ stato informato dell’incidente e segue gli sviluppi. ‘

‘Non possiamo permetterci il ripetersi di quanto accaduto la notte scorsa. Userò tutti gli strumenti a disposizione per evitare che accada” afferma lo sceriffo David Clarke. Il bilancio della notte di scontri è di quattro agenti feriti, di cui uno colpito da un mattone lanciatogli alla testa, e 17 arresti. In piazza contro la polizia sono scesi soprattutto gli afroamericani della città, che rappresentano il 40% della popolazione. Secondo alcuni è scattata una vera ‘caccia all’uomo bianco’. ”I neri di Milwaukee sono stanchi, stanchi di vivere in questa oppressione’‘ afferma Khalif Rainey, uno dei manifestanti. ”Non voglio giustificare l’accaduto ma non si può negare che a Milwaukee ci siano problemi razziali” aggiunge.

Milwaukee è  una delle città più segregate d’America e vanta il primato di posto peggiore per gli afroamericani per vivere. La violenza è scoppiata in risposta all’uccisione del 23enne afroamericano armato. Due agenti hanno fermato un’auto con a bordo due ragazzi. La vettura si è fermata e i due sono scappati: uno dei ragazzi è stato fermato ed è sotto custodia della polizia. L’altro è fuggito inseguito da un agente: il ragazzo in fuga, secondo quanto ha documentato la telecamera che aveva addosso il poliziotto, impugnava una pistola semiautomatica rubata in una precedente rapina. L’inseguimento si è chiuso con la morte del fuggitivo, ucciso dall’agente a colpi di pistola.

Le indagini sono in corso: non è chiaro perché gli agenti abbiano fermato l’auto. La polizia si è limitata a dire che si trattava di un ”veicolo sospetto”. L’agente che ha sparato è stato messo in congedo amministrativo per lo svolgimento delle indagini. La morte del ragazzo allunga la scia di sangue degli afroamericani uccisi dalla polizia. Una serie che ha riacceso il dibattito razziale nel paese. E ha spinto la polizia nel mirino delle critiche e degli attacchi.

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