YOUTUBE Scontro treni, lo spot beffa: “Viaggiare in Puglia più facile che mai”

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Luglio 2016 - 15:08 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE Scontro treni, lo spot beffa: "Viaggiare in Puglia più facile che mai"

Scontro treni, lo spot beffa: “Viaggiare in Puglia più facile che mai”

BARI – “Viaggiare in Puglia è più facile che mai“. Recita così lo slogan dello spot di Ferrotramviaria, lanciato appena 24 ore prima della tragedia ferroviaria di martedì 12 luglio. Un pay off che per i pugliesi suona inevitabilmente come una beffa. Tant’è che la pubblicità, che girava solo su alcune tv locali, è stata immediatamente sospesa. La tratta su cui è avvenuta la collisione è proprio quella pubblicizzata nella clip: da circa un anno e mezzo Ferrotramviaria collega Barletta all’aeroporto di Bari, passando per le città che non si affacciano sulla costa, come Andria e Corato.

Ma all’indomani della strage è chiaro a tutti che viaggiare in Puglia è tutt’altro che facile. Basti pensare alle condizioni in cui si viaggia anche con Trenitalia non appena si supera Bari, in direzione Lecce. Nonostante il boom turistico del Salento. Sul Gargano, altra principale attrazione della Regione, poi le ferrovie sembrano quelle di un vecchio film western.

In Italia dei 16mila km di rete ferroviaria gestita direttamente da Rfi (il gestore nazionale), 9mila sono a binario unico. Nella rete non controllata dallo Stato il binario unico è la regola: 6mila km su 6500. Il totale: 15mila km a binario unico su 22500 km complessivi. Lo è anche la tratta dell’incidente di ieri in Puglia. In teoria dovrebbero essere riservate alle zone dove c’è un traffico di passeggeri e convogli limitato, in pratica non è sempre questo il caso.

Il 100% della rete gestita dallo Stato (quindi non tra Andria e Corato) adotta due sistemi di controllo automatici: Scc, appunto, e SCMT (sistema controllo marcia treno) che blocca o rallenta automaticamente il treno se supera una certa velocità.

Il punto è che questi sistemi di sicurezza costano, vanno a incidere sul ritorno dagli investimenti iniziali: non costretti, i concessionari a quella spesa rinunciano volentieri. Quanto alle autorizzazioni, nella tratta della tragedia vige un sistema riconducibile a 100 anni fa, quando il telefono era un’invenzione tutto sommato recente. In linea capotreno, macchinista e capostazione: pronto? posso passare? Che dio ce la mandi buona…