Cicciolina: “Fiction su Moana è solo business, non la guardo”

Pubblicato il 27 Novembre 2009 - 20:51 OLTRE 6 MESI FA

«Vedere la fiction su Moana Pozzi? E perchè dovrei? È un’operazione di mero business, per loro». Lo ha dichiarato all’agenzia Ansa Ilona Staller, alias “Cicciolina”, che ha chiesto 30 milioni di euro di risarcimento per danni per l’utilizzo del suo nome in assenza di liberatoria.

«Nessuno mi ha mandato le cassette prima e non so se l’1 e 2 dicembre vedrò la tv, sono spesso in viaggio, ho una mia dimensione», aggiunge l’attrice porno ungherese, ex parlamentare. «Non ho alcuna curiosità per questa fiction, mi stanno facendo del male», dice.

L’avvocato Luca Di Carlo, suo rappresentante legale (oltre che compagno), rivendica il procedimento in corso. «Non c’è alcuna sentenza del giudice del tribunale di Roma, la causa sta andando avanti e se manderanno in onda la fiction se ne assumeranno tutta la responsabilità giudiziaria», conclude l’avvocato. Per Di Carlo c’è «un utilizzo illegittimo del personaggio di Cicciolina, del nome e dell’immagine di Ilona Staller in relazione alla miniserie Moana. Tutto questo in assenza di autorizzazione e liberatorie da parte della Staller che ha il diritto esclusivo sul personaggio da lei inventato e registrato presso l’Ufficio Italiano Brevetti», dice l’avvocato.

I danni quantificati dal legale sarebbero anche identificabili nella violazione dei diritti di copyright dei libri autobiografici Memorie e Per amore e per forza di Ilona con conseguenze sul film che la Staller sta realizzando sulla sua vita.