Jordan Belfort si complimenta con Leonardo DiCaprio: “Formidabile”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Gennaio 2014 - 08:05 OLTRE 6 MESI FA
jordan belfort

Jordan Belfort

SYDNEY – Jordan Belfort, il vero ‘lupo di Wall Street‘ interpretato da Leonardo Di Caprio nel film di Martin Scorsese, che gli ha fruttato il Golden Globe come migliore attore di commedia, è attivamente ricercato dalle autorità Usa ma lavora a Melbourne (in Australia) per una società finanziaria. E si è anche congratulato con Di Caprio sulla sua pagina Facebook, riferisce oggi il quotidiano The Australian.

“Wow! Sono così felice per Leo. Che risultato veramente formidabile!. Non posso nemmeno immaginare quanto duramente abbia lavorato (al film). Buon per lui!”, scrive nel suo post Belfort, il truffatore spregiudicato che riuscì a sottrarre agli investitori 200 milioni di dollari.

Ma più che il lavoro di DiCaprio è quello di Jordan che interessa le autorità americane, che gli hanno imposto di rimborsare 110 milioni di dollari alle vittime dei suoi fraudolenti schemi. Documenti presentati in corte indicano che Belfort può contare su un milione di dollari dalle vendite dei suoi libri, principalmente l’autobiografia su cui si basa il film, da diritti cinematografici e da introiti come speaker motivazionale.

“E’ in Australia e usa questa scappatoia per evitare di pagare, ha detto un portavoce della Procura di Brooklyn al Wall Street Journal. L’avvocato di Belfort, Nicholas de Feis, ha detto al giornale che il suo cliente vive in California, che non si è trasferito in Australia e che pagherà i risarcimenti. Ma secondo il suo profilo di social media, Belfort è piuttosto stabile in Australia: in un post che intitola ‘Ieri vicino a Melbourne’ promuove un video di un’ora sul servizio Google Social Media.

Dice di mantenere un basso profilo fra l’eccitazione legata al film e di usare le sue tecniche, sviluppate come uno dei broker di maggior successo di Wall Street, per ‘vendite etiche’. Compare anche nel sito di consulenze finanziarie Sales Acuity, in cui sostiene di aver lavorato per enti come la grande banca ANZ, Australia Post, Medibank Private e Unisys.