Philip Seymour Hoffman, le ultime ore: la ex capì che era “fatto, sballato”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Febbraio 2014 - 20:21 OLTRE 6 MESI FA
Philip Seymour Hoffman

Philip Seymour Hoffman

NEW YORK – Un caffè nel suo bar preferito e una cena con due amici nel West Village: così Philip Seymour Hoffman ha trascorso le ultime ore della sua vita. Gesti normali che nascondevano il dramma della dipendenza dall’eroina, anche se all’ex compagna, che lo ha incontrato nel pomeriggio di sabato, era sembrato ‘fatto’, ‘sballato’. A raccontare passo dopo passo i movimenti finali dell’attore premio Oscar, trovato morto domenica all’età di 46 anni, con tutta probabilità per un’overdose, è la Cnn. E intanto emergono nuovi dettagli anche sulla vita privata dell’interprete di Truman Capote. Hoffman l’anno scorso era ricaduto nel tunnel della droga dopo oltre 20 anni di astinenza e proprio per questo – riportano i media statunitensi – era stato cacciato dalla casa di famiglia nel West Village dalla ex compagna e madre dei suoi tre figli, Mimi O’Donnell.

Dopo un fallimentare tentativo di recarsi in un centro di riabilitazione per disintossicarsi, circa tre mesi fa si era trasferito in un appartamento a pochi isolati di distanza, su Bethune Street. Solo due settimane fa, nel corso del Sundance Festival, lo stesso attore aveva ammesso la sua dipendenza all’editore John Arundel, confessando: “Sono un eroinomane”. Il suo ultimo weekend, Hoffman lo ha trascorso nel quartiere. Sabato mattina l’attore si è recato nel suo bar preferito, sulla Ottava Avenue, e ha preso un caffè con ghiaccio e latte. Poi ha parlato al telefono con il suo assistente, al quale è sembrato “normale”.

La prima ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la ex compagna, che lo ha visto nel pomeriggio e ha poi dichiarato che gli era sembrato “fatto”. Anche il producer Paul Pabst lo ha incrociato a piedi su Greenwich Street e lo ha descritto come “fuori di testa”. L’attore si è poi recato a cena con due amici in un ristorante del West Village e ha ricevuto una telefonata dalla O’Donnel, che nuovamente lo ha descritto come “alticcio”. La domenica mattina Hoffman sarebbe dovuto andare a casa dell’ex fidanzata per vedere i figli e quando non si è presentato O’Donnell ha contattato David Katz che ha fatto la tragica scoperta, trovandolo senza vita nel bagno con un ago ancora conficcato nel braccio. Nel suo appartamento sono state trovate circa 70 buste di eroina (di cui venti vuote) oltre ad una ventina di siringhe usate.

L’eroina è stata per parecchio tempo una droga ‘dimenticata’, ma negli ultimi anni ha registrato un vero boom. Solo a New York, dal 2010 è stato registrato un aumento del consumo del 67%, e dal 2010 al 2012 le morti per overdose sono aumentate dell’84%. Dati simili sono stati segnalati anche in Pennsylvania, Ohio e Vermont, soprattutto al di fuori delle grandi città, mentre a livello nazionale il consumo di eroina è aumentato del 79% dal 2007 al 2012.