Sandra Bullock verso il divorzio, il marito si fa curare

Pubblicato il 31 Marzo 2010 - 19:54 OLTRE 6 MESI FA

Il marito di Sandra Bullock, Jesse James, ha deciso di farsi curare. Ora che il suo matrimonio è a un passo dalla fine, e che nei suoi confronti continuano a spuntare nuove amanti (siamo a cinque), il lontano pronipote del mitico bandito del West ha deciso di ripercorrere per filo e per segno il cammino seguito da Tiger Woods.

Come il celebre golfista, che pur di salvare il matrimonio si è sottoposto ad una lunga (e «dolorosa», dice) terapia per “drogati di sesso”, così James è entrato in un programma riabilitativo in Arizona presso la Sierra Tucson Clinic, specializzata appunto nel trattamento di pazienti affetti da svariate dipendenze, compresa quella dal sesso.

Per ironia della sorte, è la stessa clinica in cui Sandra Bullock durante le riprese del film ’28 Days’, trascorse diversi giorni per studiare i metodi di cura dei pazienti.

La decisione di James di farsi curare non sarebbe tuttavia sufficiente per salvare il matrimonio. Stando alle ultime indiscrezioni della stampa americana, Sandra Bullock sarebbe infatti intenzionata a chiedere il divorzio. Non solo: il settimanale Us Weekly riporta che l’attrice vuole ottenere la custodia anche di Sunny, 6 anni, la figlia che James ha avuto con la precedente moglie.

La bambina aveva un anno quando il padre si è risposato con Sandra Bullock, e Sunny è stata cresciuta dall’attrice. La madre naturale della bambina ha dichiarato ad alcuni tabloid che sarebbe felice di sapere Sunny insieme all’attrice perchè »Sandra è come se fosse la sua vera madre«.

I magazine e i siti americani specializzati in ‘celebrities’, poi, non fanno alcun cenno alle indiscrezioni – pubblicate su alcuni blog scandalistici – secondo cui Sandra Bullock sarebbe incinta. L’attrice dal giorno in cui è scoppiato lo scandalo non si è più fatta vedere in pubblico, annullando anche alcune partecipazioni ad eventi organizzati appositamente per lei e per il suo recente oscar per »The Blind Side«.