YOUTUBE The War – Il pianeta delle scimmie: video recensione del nuovo capitolo della saga

di Giuseppe Avico
Pubblicato il 18 Luglio 2017 - 10:11 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE The War - Il pianeta delle scimmie: video recensione del nuovo capitolo della saga

YOUTUBE The War – Il pianeta delle scimmie: video recensione del nuovo capitolo della saga

ROMA – Oggi parliamo dell’attesissimo nono capitolo della serie Il pianeta delle scimmie e il terzo di quella reboot creata nel 2011, ovvero The War – Il pianeta delle scimmie. La guerra tra le scimmie di Cesare e gli umani sembra ormai inevitabile, quando il crudele colonnello decide che la razza umana deve prevalere con la forza per evitare un mondo di scimmie. Cesare, spinto da un forte senso di appartenenza alla propria specie, dovrà lottare sia contro la voglia accecante di vendetta sia contro la ferocia del colonnello.

The war è un film riuscito in pieno. Dal punto di vista puramente filmico, il film si avvale di una regia, quella di Matt Reeves, precisa, spesso virtuosistica ma mai sopra le righe. Gli effetti speciali, che vanno a comporre una buona parte di film, sono realizzati egregiamente, in particolare per quello che riguarda la struttura delle singole scimmie, oltre che i volti marcati da un forte senso di espressività. CLICCA QUI PER VEDERE LE ALTRE VIDEO RECENSIONI

In molti forse si aspettavano un film pirotecnico, basato quasi esclusivamente sull’azione di una guerra già dichiarata, e invece The War vuole essere qualcosa di più, e ci riesce. L’aspetto sociologico di fondo emerge con forza, evidenziando le intenzioni similari delle scimmie e degli uomini, la sopravvivenza, ma sottolineando anche una diversa maniera di raggiungerla. The War è un film che attinge da molti generi differenti ma soprattutto da un certo tipo di cinema classico che tanto abbiamo amato in passato: da Apocalypse Now agli orrori dell’olocausto in Shindler’s List. Ma questo non preclude una buona dose di progressismo filmico che fa di The War uno spettacolo anche per gli occhi oltre che per la mente, ma che non evita momenti a volte ripetitivi che fanno perdere alla pellicola un po’ di spessore in più. In fin dei conti un film che porta a casa il suo obiettivo, il suo messaggio di fondo. Voto: 8.