300mila Euro per la Vespa più vecchia del mondo? All’asta l’esemplare numero tre del 1946

di Francesca Cavaliere
Pubblicato il 28 Marzo 2017 - 11:28 OLTRE 6 MESI FA
Vespa Farobasso numero tre del 1946 all'asta. Vale 300mila euro

Vespa Farobasso numero tre del 1946 all’asta. Vale 300mila euro

Una Vespa per  300mila euro. Tanto, secondo il giornale tedesco Spiegel,  si aspetta di ricavare dalla vendita  della Vespa più vecchia del mondo la casa d’aste internazionale Catawiky. Si tratta dell’esemplare numero tre della  “Farobasso”, serie zero, anno di costruzione 1946, e di cui in totale vennero fabbricati 60 pezzi. I primi due modelli sono considerati persi.

Quando l’imprenditore Enrico Piaggio vide il prototipo della “Farobasso” disse: “Sembra proprio una vespa” e battezzò così il mezzo di locomozione a due ruote che ha riscosso un successo mondiale e,  possiamo dire oggi, a distanza di 71 anni, anche imperituro. All’ingegnere Corradino D’Ascanio,  incaricato del progetto, Piaggio aveva chiesto un mezzo di locomozione a due ruote che fosse conveniente, durevole e facile da guidare. Tanto colse nel segno l’ingegnere D’Ascanio che, da quando è stata lanciata, la Vespa è stata venduta più di 17 milioni di volte.

La Vespa numero tre porta il numero di telaio, il  1003, impresso non una, bensì diverse volte su singole componenti della struttura come la copertura del motore, la marmitta, il predellino. Un espediente semplice per evitare che nessun pezzo venisse accidentalmente montato su un modello diverso e che ci dice ogni singola parte è stata adattata dall’installatore sul telaio. Quindi un oggetto creato completamente a mano.

Chi si aggiudicherà la Vespa Farobasso  del ’46 avrà una due ruote  di 98 centimetri cubi con parafango anteriore attaccato ai fari, alimentata da un motore monocilindrico a due tempi  di 3,2 Kw , un cambio con tre marce e potrà “sfrecciare” fino a 60 km/h, almeno in teoria. Viaggerà seduto su di un sedile privo di ammortizzatori  ma completamente a molle,  afferrato a un manubrio che, a differenza dei modelli successivi, non ha rivestimento in lamiera.

Il 28 marzo l’asta scade e la Vespa avrà un nuovo proprietario che potrà ritirare il mezzo a Reggio Emilia, come si legge nel sito di Catawiki. Quello attuale, un collezionista italiano, si potrà forse consolare con gli altri modelli storici di Vespa in suo possesso, ben 60, come riporta lo Spiegel .

Nelle prime ore del 28 marzo l’offerta era arrivata a 182,499 Euro. Chissà che nel corso della giornata non si arrivi al traguardo dei 300mila Euro che aveva pronosticato la casa d’aste e chissà se l’appassionato acquirente non potrà fare una lunga gita domenicale con lo storico cimelio italiano. Fortunato tanto da poter percorrere strade prive di buche per non fargli rimpiangere la mancanza di un sedile moderno e ammortizzato.