Andreas Lubitz, le follie complottiste: dal Cern al cadavere nel bagagliaio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Aprile 2015 - 09:14| Aggiornato il 17 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA
Andreas Lubitz, le follie complottiste: dal Cern al cadavere nel bagagliaio

Andreas Lubitz

ROMA – Andreas Lubitz, che per la procura francese avrebbe volutamente fatto schiantare l’aereo Germanwings sulle Alpi francesi, secondo un nutrito esercito di complottisti non si trovava a bordo dell’Airbus 320. I fanatici della rete non hanno voluto accontentarsi della realtà ufficiale ma hanno diffuso sui social delle teorie davvero fantasiose.

Per alcuni di loro, il corpo del co-pilota sarebbe stato ritrovato chiuso all’interno del bagagliaio della sua auto nell’aeroporto di Barcellona, e per avvalorare la tesi è stata citata anche la Cbs, ma nessun media ha mai divulgato una notizia del genere. A sostegno dello scoop ci sarebbero anche i video di sorveglianza dell’aeroporto che avrebbero potuto mostrare l’equipaggio al momento dell’imbarco, ma questi ultimi non sarebbero mai stati rilasciati.

Poi ci sono altre teorie. Un’altra è quella riguardante l’inseminazione igroscopica delle nubi basse che consisterebbe nell’immissione di sali nelle nuvole per pilotare le piogge, ovvero le scie chimiche. Questa teoria giustificherebbe la quota troppo bassa a cui volava l’aereo. Poi sono saltate fuori critiche anche contro il ritrovamento di una delle due scatole nere. I complottisti sostengono che nella foto diffusa dai media si nota chiaramente una scritta francese, per loro è una prova lampante del fatto che non appartenga al velivolo, peccato però che l’Airbus abbia sede in Francia.

Infine due fantasie ancora più elaborate: il laser chimico in mano agli americani che invece di abbattere un missile baltico avrebbe erroneamente colpito l’aereo civile e il Cern di Ginevra che avrebbe creato un campo magnetico tale da tirare giù il velivolo.