Parigi, spari con kalashnikov sugli Champs-Elysées: un poliziotto ucciso. Isis rivendica FOTO-VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 21 Aprile 2017 - 00:38 OLTRE 6 MESI FA
Parigi, spari con kalashnikov sugli Champs Elysées: un poliziotti ucciso. "E' terrorismo" FOTO-VIDEO

Parigi, spari con kalashnikov sugli Champs Elysées: un poliziotti ucciso. “E’ terrorismo”

PARIGI  –  Come si temeva dopo gli arresti a Marsiglia, a tre giorni dal primo turno delle elezioni presidenziali il terrorismo è tornato a colpire la Francia. Giovedì sera intorno alle 20:45 c’è stata una sparatoria sugli Champs-Élysées a Parigi. Un uomo è sceso da un’auto e ha fatto fuoco contro una pattuglia di polizia locale, uccidendo un agente e ferendone due, prima di essere ucciso a sua volta dai poliziotti. L‘Isis ha poi rivendicato l’attentato.

Le unità antiterrorismo sono subito intervenute. La polizia francese ha chiesto a tutti di lasciare la zona e ha chiuso tutte le stazioni della metropolitana, oltre al celebre viale parigino. Diversi elicotteri sono levati in volo sulla zona. La prefettura cittadina ha lanciato un allerta su Twitter, chiedendo a tutti di non avvicinarsi alla zona. Sul luogo dell’attacco sono arrivate decine di ambulanze e di camionette della polizia.

Secondo quanto scrive Le Figaro, l’assalitore sarebbe sceso da un’auto con un kalashnikov in braccio e avrebbe iniziato a fare fuoco in direzione di una pattuglia di agenti. Prima di colpire i poliziotti l’uomo avrebbe annunciato su Telegram il suo gesto.

Secondo quanto riferiscono alcuni media belgi ci sarebbe un secondo terrorista in fuga a Parigi. La polizia avrebbe emesso un avviso di ricerca per un secondo sospetto implicato nell’attentato: sarebbe arrivato nella capitale francese in treno dal Belgio, ma non ci sono conferme ufficiali.

Poco prima di mezzanotte è arrivata la rivendicazione dell’Isis: l’attentato è stato compiuto da qualcuno denominato ‘Abu Yusuf al Beljiki’, ovvero “il belga”. A Parigi, il killer è stato identificato e la sua abitazione in banlieue di Parigi già perquisita. Si chiamava Karim C., era schedato dalla polizia, radicalizzato, con pesanti precedenti: già 15 anni fa era stato condannato per tentato omicidio di un agente, quindi per aver assalito una guardia in carcere. Era nato nella periferia di Parigi.

La sparatoria è avvenuta mentre andava in onda l’ultimo faccia a faccia tra i candidati alle elezioni. Da Washington sono arrivate anche le condoglianze del presidente americano Donald Trump, che, durante la conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni, ha parlato di “un fatto terribile. Dobbiamo essere forti e vigili”. Il presidente Francois Hollande ha convocato una riunione di emergenza per venerdì mattina.

 

(Foto da Twitter e Ansa)