Youssef Zaghba, terrorista italiano è il terzo uomo di Londra. Madre vive a bologna

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Giugno 2017 - 12:29 OLTRE 6 MESI FA
Attentato Londra, Youssef Zaghba terzo terrorista: italo-marocchino, madre vive a Bologna

Attentato Londra, Youssef Zaghba terzo terrorista: italo-marocchino, madre vive a Bologna

LONDRA – Il terzo terrorista autore dell’attacco di Londra del 3 giugno scorso rivendicato dall’Isis è Youssef Zaghba, un italo-marocchino. La madre dell’attentatore vive a Bologna, dove l’uomo fu fermato nel marzo 2016 all’aeroporto dove si stava imbarcando per un volo diretto a Instabul.

La polizia britannica conferma l’identità del terzo killer di Londra, il 22enne Youssef Zaghba, specificando tuttavia che non era conosciuto dalla polizia e dall’intelligence. Scotland Yard aggiunge inoltre che l’uomo “aveva la nazionalità italiana ed era di origini marocchine” e viveva nell’East London come gli altri due terroristi.

Il giovane, padre marocchino attualmente in patria e madre italiana, fu controllato agli imbarchi e non diede spiegazioni sulle ragioni del suo viaggio né sulla sua destinazione, anzi iniziò ad agitarsi. Fu avvisato il procuratore aggiunto Valter Giovannini, all’epoca coordinatore del gruppo ‘terrorismo’ della Procura, che intervenne direttamente affinché il giovane non fosse fatto imbarcare, in attesa di approfondimenti. Fu chiamata la madre e la donna riferì che il figlio le aveva detto di essere partito per Roma.

Fu disposto dalla Procura il sequestro del passaporto, del cellulare e del pc a casa, dove fu fatta una perquisizione. Non emersero elementi particolari, se non qualche documento di carattere religioso, scaricato da siti fondamentalisti. Il giovane, che perse il volo, fu poi rilasciato. Dopo l’episodio di Bologna Zaghba fu monitorato dall’intelligence e risulta non aver vissuto in Italia stabilmente, anzi la sua presenza fu limitata a brevi periodi per visite. Per il resto ci furono spostamenti tra il Marocco e l’Inghilterra. Dopo il fermo di Bologna dai servizi italiani fu mandato un appunto a quelli londinesi.

(Video da YouTube/Blitzquotidiano)