Attentato Nizza, dentro la casa del terrorista del camion FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Luglio 2016 - 16:15 OLTRE 6 MESI FA
Attentato Nizza, dentro la casa del terrorista del camion FOTO

Attentato Nizza, dentro la casa del terrorista del camion FOTO

NIZZA – Ecco le foto dell‘appartamento di Mohamed Lahouaiej Bouhlel, il giovane francese di origini tunisine che la sera di giovedì 14 luglio con un camion affittato poco prima ha ucciso 84 persone sulla celebre Promenade des Anglais di Nizza. 

L’appartamento, al primo piano di una palazzina della città della Costa Azzurra, è stato perquisito dalla polizia francese, come testimoniano queste foto pubblicate su twitter dalla giornalista francese dell’agenzia Afp Chaterine Marciano.

IL TERRORISTA – Secondo quanto riferito da alcuni media tunisini, l’attentatore non sarebbe un cittadino francese di origini tunisine, ma un emigrato tunisino di 31 anni, residente in Francia dal 2011, con un permesso di soggiorno ottenuto grazie al matrimonio con una franco-tunisina residente a Nizza e dalla quale ha avuto tre figli.

Mohamed Lahouaiej Bouhlel è originario della città di Msaken nel governatorato di Sousse. Secondo alcune fonti di polizia locali citate dai media, il padre sarebbe noto come estremista islamico ed iscritto al partito islamico Ennhadha. Il sindaco della città di Msaken si sarebbe recato questa mattina presso la casa di famiglia di Mohamed senza trovarvi nessuno.

Mohamed Salman Ben Mondher Ben Mohamed Lahouij era nato il 3 gennaio del 1985 a Msaken, governatorato di Sousse. Nome della madre Cherifa Lahouel. La sua famiglia abita ancora a Msaken. Secondo alcune fonti della sicurezza citate dai media locali, Mohamed non tornava che raramente in Tunisia, solo d’estate, ed avrebbe anche la nazionalità francese. Sempre secondo le stesse fonti il suo entourage familiare sarebbe composto da persone vicine al mondo dell‘estremismo islamico e alcuni dei suoi parenti sarebbero stati condannati durante il periodo del presidente deposto Ben Ali per poi uscire beneficiando dell’amnistia generale del 2011. Gli stessi sono stati invitati oggi a presentarsi alla stazione di polizia di El-Alia, a Bizerte, per essere interrogati. Uno dei suoi parenti sarebbe impiegato all’aeroporto di Nizza.

 

(Foto da Twitter)