Attentato Parigi: Karim Cheurfi fu arrestato a febbraio per minacce alla polizia e rilasciato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Aprile 2017 - 11:58 OLTRE 6 MESI FA
Attentato Parigi: Karim Cheurfi fu arrestato a febbraio per minacce alla polizia e rilasciato

Attentato Parigi: Karim Cheurfi fu arrestato a febbraio per minacce alla polizia e rilasciato

ROMA – Attentato Parigi: Karim Cheurfi fu arrestato a febbraio per minacce alla polizia e rilasciato. L’attentatore degli Champs-Elysees era stato arrestato lo scorso febbraio per avere minacciato la polizia ed era poi stato rilasciato per mancanza di prove: lo hanno reso noto all’agenzia di stampa Ap due funzionari francesi. Karim Cheurfi, questa la sua vera identità, francese di 39 anni, era pregiudicato e schedato come a rischio radicalizzazione.

Secondo Le Parisien avrebbe disertato gli appuntamenti stabiliti dal suo regime di controllo giudiziario.Già 15 anni fa era stato condannato per tentato omicidio di un agente, quindi per aver assalito una guardia in carcere. Era nato nella periferia di Parigi.

Secondo i media francesi, il fermo di Karim Cheurfi, avvenuto il 23 febbraio quando questi aveva minacciato dei poliziotti, fu dovuto al fatto che gli agenti si resero conto che l’uomo non aveva rispettato i domiciliari e l’obbligo di cure psichiatriche, decisi dal tribunale in relazione al suo precedente arresto. Il giudice responsabile dell’applicazione delle pene non ritenne però che ci fossero motivi sufficienti perché Cheurfi tornasse in carcere.

Prima di mezzanotte, la rivendicazione dell’Isis ha fornito il nome di battaglia di Karim: l’attentato è stato compiuto da qualcuno denominato Abu Yusuf al Beljiki, ovvero il “belga”. Diverse armi sono state ritrovate nell’Audi 4 del terrorista ucciso dopo la sparatoria sugli Champs-Elysées: un fucile a pompa e delle armi bianche, tra cui un coltello da cucina. “Elementi della radicalizzazione” di Karim C., il presunto assalitore degli Champs-Elysées, “tra cui un libretto salafita”, sono stati ritrovati dagli inquirenti in casa di sua madre a Chelles.

L’uomo che si è presentato al commissariato di Anversa, Youssouf E. O., ieri sera era al lavoro in una stazione di servizio, secondo quanto ha riferito il suo avvocato – Nabil Riffi – citato dal quotidiano fiammingo Het Niewsblad. Intanto prosegue la collaborazione tra la polizia belga con gli inquirenti francesi per verificare che non ci siano legami tra l’attacco a Parigi e il Belgio.