“Attenzione, Ebola”: scherzo in aereo costa 2.500 euro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Ottobre 2014 - 19:21| Aggiornato il 27 Aprile 2016 OLTRE 6 MESI FA
"Attenzione ebola": scherzo sull'aereo costa 2.500 euro ad un italiano

“Attenzione ebola”: scherzo sull’aereo costa 2.500 euro ad un italiano

LONDRA –  Ha scritto “Attenzione, Ebola su un bicchiere di plastica dell’aereo che ha passato alla figlia, per farle uno scherzo. Era uno scherzo un po’ poco spiritoso ma poi ci si è messo di mezzo anche uno steward con poco senso dell’umorismo e così un uomo d’affari italiano è finito in tribunale e si  beccato una severa reprimenda da un giudice irlandese che, bontà sua, lo ha lasciato andare libero perché si tratta di una persona perbene e senza precedenti penali.

Lo scherzo alla fine è costato, oltre alle spese legali, 2.500 euro, che Roberto Binaschi, imprenditore italiano di Vigevano (Pavia) di 56 anni, aveva versato, prima dell’udienza, su consiglio del legale d’ufficio locale, a un istituto di beneficenza dei Cappuccini di Dublino.

Giovedì 30 ottobre, riferisce l‘Irish Times, l’uomo era su un aereo della Air Lingus insieme alla famiglia. Erano partiti da Milano e diretti a Dublino, dove Binaschi doveva partecipare ad un convegno. Mentre erano in volo l’uomo ha scritto su un bicchiere di plastica “Attenzione, Ebola” per fare uno scherzo alla figlia. Invece di distruggere il bicchiere, la ragazza lo ha restituito allo steward, che accortosi della scritta, ha chiesto all’uomo se il bicchiere fosse suo. Quando lui ha risposto di sì lo steward chiamato le autorità portuali ed è scattata la denuncia e il processo per direttissima. E una volta a terra tutti i 142 passeggeri sono stati sottoposti ai test medici previsti dal protocollo sull’emergenza Ebola. 

Uno scrupolo degno di miglior causa. Per giustificare tutto il caos, il giudice, esagenrando a sua volta, ha detto che si è trattato di un comportamento che poteva creare allarme “considerata la paura del virus nel mondo”. Ha detto il giudice Anthony Halpin:

“Credo che potrebbe essere paragonato solo a qualcuno che scrive su un fazzoletto ‘c’è una bomba a bordo'”.