Bambina di 3 anni colpita da ictus in vacanza: era sotto antibiotici per una tonsillite

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Giugno 2018 - 11:10 OLTRE 6 MESI FA
bambina ictus

Bambina di 3 anni colpita da ictus in vacanza: era sotto antibiotici per una tonsillite

ROMA – Una bambina di 3 anni, la piccola Holly Alcock, è stata colta da un ictus durante il primo giorno in compagnia di mamma e papà durante le vacanze in Portogallo. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] La bimba non riusciva neanche più a parlare o a stare in piedi e da allora non si è più ripresa al 100%.

Holly era insieme a sua madre Gemma, papà Mark, fratellino Jacob e i nonni Graham e Debbie Alcock. Quel giorno aveva sofferto di tonsillite, così che a poche ore dall’atterraggio a Lisbona, i suoi genitori preoccupati avevano deciso di portarla in un ospedale inglese.

“Era la nostra prima vacanza di famiglia con Holly. Ma prima di partire abbiamo portato Holly a vedere un dottore perché aveva la tonsillite” spiegano mamma e papà.

“La tonsillite era di tipo virale – proseguono nel racconto al tabloid Sun – e il dottore le ha dato degli antibiotici solo perché stavamo andando via, altrimenti non ne avrebbe avuto bisogno, diceva” spiega mamma Gemma, 34 anni. “Siamo arrivati ​​in Portogallo il giorno dopo e ​​lei era davvero assonnata e stava male. Così siamo andati all’ospedale di Albufeira, ma si trovava lì è stata colta da una specie di ictus. L’abbiamo portata in ambulanza a Faro e da lì è stata trasportata in elicottero in un ospedale specializzato a Lisbona”.

I genitori non hanno potuto accompagnarla in elicottero e si sono limitati a seguirla in macchina. “I medici hanno detto che avrebbe potuto non svegliarsi per una settimana, ma alla fine ha riaperto gli occhi dopo pochi giorni. Sta cercando di ridere, ma non ha ancora parlato, non sappiamo se questo ha a che fare con ciò che le è successo” dice ancora Gemma. Papà Mark, 36 anni, ha aggiunto: “È stato orribile, il mio peggior incubo è diventato realtà. È un processo lento e non siamo sicuri di quanto si riprenderà”.