Brexit: David Cameron e il mutuo casa prima del referendum

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Giugno 2016 - 10:39 OLTRE 6 MESI FA
Brexit: David Cameron e il mutuo casa prima del referendum

Brexit: David Cameron e il mutuo casa prima del referendum

LONDRA – Un mutuo da 3,5 milioni di sterline e la casa a Notting Hill di David Cameron finisce sui giornali. Quello che ha sorpreso la stampa britannica è che il premier dimissionario ha sottoscritto l’oneroso mutuo il 15 giugno scorso, ovvero una settimana prima del voto su Brexit. Cameron ha previsto con un certo anticipo l’esito del voto e aveva già intenzione di dimettersi? Ne parla il Giornale:

Una nuova ombra si addensa sulle mosse di David Cameron. Mentre i mercati europei affondano a causa dell’incertezza generata dalla Brexit, il Daily Mail tira fuori le carte di un mutuo sottoscritto da David Cameron e dalla moglie Samantha una settimana prima del referendum.Una mossa che porta a pensare che il primo ministro britannico sapesse già il risultato che sarebbe uscito dalle urne oppure che avesse già sul tavolo l’addio a Downing Street. Secondo quanto ricostruito dal Daily Mail, Cameron e la moglie avrebbero contratto mutuo con la Hsbc per una casa a Notting Hill. Il valore dell’immobile? Ben 3,5 millioni di sterline. L’operazione risale al 15 giugno scorso, lo stesso giorno in cui il cancelliere dello scacchiere George Osborne aveva annunciato il “budget di emergenza” per far fronte a un’eventuale uscita del Regno Unito dall’Unione europea. La rivelazione del Daily Mail ha subito scatenato pesanti dubbi sulle intenzioni del primo ministro britannico prima del referendum. “Forse stava già progettando la sua uscita da Downing Street? O forse sapeva già quali sarebbero stati gli esiti del referendum?”, si chiede il Daily Mail che ha potuto consultare i registri catastali dal momento che sono pubblici. “Le persone aprono spesso un mutuo – ha commentato un portavoce di Downing Street – una pratica comune, non sapevamo quale sarebbe stato il risultato del referendum…”.