Bulgaria, attentato kamikaze contro israeliani. Netanyahu: “E’ l’Iran”

Pubblicato il 19 Luglio 2012 - 08:01 OLTRE 6 MESI FA

(Foto LaPresse)

TEL AVIV – Sono 7 i morti in un attentato kamikaze contro una comitiva di israeliani a Burgas (Bulgaria), località turistica sul Mar Nero. Una vicenda che già sta gettando le premesse per una crisi internazionale. Il premier israeliano Netanyahu ha infatti spiegato, a poche ore dall’attacco:  ”Tutti i segni conducono all’ Iran. ‘Negli ultimi mesi abbiamo visto tentativi iraniani di colpire israeliani in Thailandia, India, Georgia, Kenya, Cipro, e altrove”.

Netanyahu ha rilevato che l’attentato odierno è avvenuto nel 18/mo anniversario dell’attentato che devastò un edificio della comunità ebraica a Buenos Aires (Argentina). Una strage che secondo Israele fu organizzata dai servizi segreti iraniani, con gli Hezbollah libanesi. ”Il terrorismo iraniano omicida continua a colpire innocenti” ha detto ancora Netanyahu. ”Si tratta di una offensiva terroristica su scala mondiale. Israele – ha concluso – risponderà con forza al terrorismo iraniano”.

Una potente esplosione ha colpito uno di 3 pullman sui quali viaggiavano circa 40 israeliani subito dopo l’atterraggio di un aereo proveniente da Tel Aviv. I servizi di emergenza israeliani hanno organizzato l’invio di soccorsi in Bulgaria.

Il ministro dell’Interno bulgaro Tsvetan Tsvetanov ha detto: “L’attentato al bus israeliano in Bulgaria è stato ”con tutta probabilità” opera di un kamikaze, che aveva con sé  una patenta Usa falsa”.

”L’esplosione e’ stata provocata da un uomo che e’ morto nell’attentato e la cui identita’ esatta non e’ stata stabilita ancora. Il suo documento di viaggio era una patente falsa dello Stato del Michigan”, ha detto il ministro Tsvetanov ai giornalisti all’aeroporto di Burgas.

Da parte sua il ministero degli Esteri di Israele ha confermato che a Burgas ci sono numerosi feriti. Secondo l’agenzia bulgara Fokus, un bus con 40 turisti israeliani a bordo ha preso fuoco al parcheggio degli arrivi dell’aeroporto, e le fiamme si sono poi estese ad altri bus. La zona è stata isolata, e l’aeroporto è stato immediatamente chiuso. Tutti i voli sono dirottati a Varna, sempre sul Mar Nero.

Solidarietà dal ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi, che si è detto “sgomento”. “Un attentato – ha detto – che ci riporta drammaticamente indietro agli anni più bui del terrore”. “Ancora una volta vittime innocenti pagano il prezzo di una campagna di odio e di annientamento nei confronti di Israele, condotta da chi non conosce altri mezzi che quelli della violenza per affermare le proprie idee”, ha detto ancora il titolare della Farnesina, che ha poi espresso ”le più profonde condoglianze alle famiglie delle vittime, alle autorità israeliane e bulgare”.

Terzi ha anche auspicato un’inchiesta internazionale che accerti tutte le responsabilità”.  “L’Italia  – ha concluso – è e continuerà ad essere in prima linea a difesa del diritto fondamentale alla sicurezza di Israele e dei suoi cittadini”.