Christine Lagarde a Nicolas Sarkozy: “Usami come vuoi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Giugno 2013 - 11:21 OLTRE 6 MESI FA

Christine Lagarde a Nicolas Sarkozy: "Usami come vuoi"PARIGI – “Usami come vuoi”, scrive in una lettera Christine Lagarde a Nicolas Sarkozy. Durante una perquisizione nella casa parigina della direttrice del Fondo monetario internazionale, il 20 marzo scorso, gli investigatori che cercavano documenti sullo scandalo Tapie-Credit Lyonnais hanno trovato anche una breve lettera manoscritta, senza data, ma scritta presumibilmente dalla Lagarde quando lei era ministro delle Finanze e Sarkozy presidente della Repubblica. Le Monde ne è entrato in possesso e l’ha pubblicata. Ecco il testo:

«Caro Nicolas, molto brevemente e rispettosamente:
1) Sono al tuo fianco per servire te e servire i tuoi progetti per la Francia
2) Ho fatto del mio meglio e posso avere fallito, qualche volta. Te ne chiedo perdono
3) Non ho ambizioni politiche personali e non desidero diventare un’ambiziosa servile come molti di coloro che ti circondano: la loro lealtà è recente e talvolta poco durevole
4) Usami per il tempo che serve a te, alla tua azione e al tuo casting
5) Se mi usi, ho bisogno di te come guida e come sostegno: senza guida, rischio di essere inefficace, senza sostegno rischio di essere poco credibile. Con la mia immensa ammmirazione. Christine L”.

Lo scandalo. La Lagarde è “testimone assistito” nell’inchiesta sul maxi-risarcimento di 403 milioni di euro pagato dallo Stato a Bernard Tapie. Una truffa ai danni dello Stato grazie a un arbitrato irregolare: secondo Le Monde, i magistrati hanno la certezza che Bernard Tapie ha ottenuto 403 milioni di risarcimento dal Tesoro in virtù delle sue amicizie politiche. E adesso i magistrati puntano il dito contro Nicolas Sarkozy: fu infatti l’Eliseo a imporre o quanto meno a favorire la pratica dell’arbitrato. Si profilano guai giudiziari per l’ex segretario generale dell’Eliseo ed ex ministro dell’Interno, Claude Gueant, e il suo braccio destro di allora, Francois Perol, amministratore delegato del colosso bancario Bpce. Sarà invece più difficile trovare la prova concreta di un intervento di Sarkozy.