Egyptair, passeggeri tre minuti vivi con aereo in fiamme?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Maggio 2016 - 13:03 OLTRE 6 MESI FA
Egyptair, passeggeri tre minuti vivi con aereo in fiamme?

Egyptair, passeggeri tre minuti vivi con aereo in fiamme? 

CAIRO – Egyptair volo MS804, il volo Parigi-Cairo sull’aereo maledetto scomparso nella notte fra il 18 e il 19 maggio 2016, al largo della isola greca di Karpathos, nel Mediterraneo orientale: sono stati 3 minuti di terrore e angoscia, tra acuti e ininterrotti segnali di allarme, mentre il fumo invadeva la cabina, prima della morte in cielo o in fondo al mare, consapevoli che il fine vita stava arrivando, impotenti e disperati.

Probabilmente questa è stata la conclusione per i 66 che erano a bordo, quale che sia stata la causa della tragedia: attentato (ipotesi preferita dai servizi di sicurezza e dai Governi), guasto tecnico o, ipotesi più sgradevole e sgradita, fuoco amico, un missile sparato da una nave greca o egiziana in manovra in preparazione di una inverosimile guerra con la Turchia.

Gli investigatori hanno confermato che gli allarme antincendio, a bordo dell’EgyptAir, hanno suonato per circa tre minuti prima che l’aereo precipitasse in mare. La notizia ha portato gli esperti a confermare che l’incidente è stato causato da una bomba o da un “dispositivo incendiario”. Gli esperti sono giunti a diverse conclusioni grazie ai dati che sono stati inviati nei momenti finali prima dell’incidente, ma molti sottolineano che si tratta “solo di congetture”.

Mentre le informazioni indicano che a bordo dell’aereo è accaduto realmente qualcosa di catastrofico (sembra però da escludere la teoria che sia stato deliberatamente dirottato verso il mare da un pilota o un dirottatore) c’è disaccordo sul fatto che all’interno del velivolo ci fosse una bomba o si sia scatenato un incdendio.
Gli investigatori egiziani hanno riferito che, basandosi sulle informazioni disponibili, è “ancora troppo presto” per un giudizio conclusivo su cosa sia davvero accaduto.
La dichiarazione giunge con le prime immagini dell’aereo disintegrato.  “Sembra che il vetro anteriore e quello destro siano stati probabilmente rotti dall’interno” ha detto al Telegraph un pilota di linea ed ha riferito che la nebbia avrebbe potuto far scattare gli allarmi a causa di un calo improvviso di pressione nella cabina.
Sulla base delle segnalazioni riguardanti il finestrino nella cabina di pilotaggio, è stato aggiunto che un’ “esplosione interna” è la spiegazione più plausibile. Nel frattempo. un analista dell’aviazione, David Soucie, ha detto alla CNN che i dati rilevati più che una bomba,  indicano la presenza di fuoco a bordo. “Se c’è stato del fuoco a bordo del velivolo, come indica l’ACARS (addressing and reporting system) era vicino alla cabina di pilotaggio”.  “Potrebbe anche esserci stato un problema tecnico, come un corto circuito, o un dispositivo incendiario”.
L’ACARS, che non fornisce una causa dello schianto ma invia costantemente dati circa la posizione dell’aereo, ha smesso di funzionare alle 00:29. Soucie ha riferito che è di significativa importanza il fatto che i dati siano stato inviati per un periodo che va tra uno e due minuti.
“Se ci fosse stato un classico ordigno, l’aereo sarebbe stato distrutto istantaneamente. In questo caso però i reports sono andati avanti per diversi minuti”. L’analista ha inoltre aggiunto che un incendio nella sezione frontale dell’aereo avrebbe potuto distruggere l’equipaggiamento per le comunicazioni.
Secondo i dati trapelati, i rilevatori di fumo nella toilette dietro alla cabina di guida hanno cominciato a suonare alle 00:26. I due avvisi finali dall’aereo indicano una falla nel FCU, l’unità di controllo di volo usata dai piloti per inserire istruzioni nel computer di volo.
Sono stati rinvenuti in mare diversi resti del velivolo, insieme a vestiti e giubbotti salvagente. Gli investigatori continuano le ricerche del relitto.
I media egiziani hanno riferito che i subacquei hanno rilevato la scatola nera vicino al luogo dell’incidente:  è ancora da recuperare e potrebbe fornire indizi determinanti sulla  causa dell’incidente, avvenuto non appena l’aereo è entrato nello spazio aereo egiziano nel suo viaggio verso il Cairo.
Un portavoce dell’agenzia, Sebastien Barthe, ha confermato che il suono degli allarme di fumo “generalmente indicano un principio di incendio” ma insiste sul fatto che al momento si tratta di congetture. Gli esperti si stanno riversando sul luogo dell’incidente, con la preoccupazione che, data la natura sospetta dell’incendio, il fuoco possa essere stato causato da una bomba.
I funzionari egiziani continuano ad affermare che sospettano si tratti di un atto terroristico ma nessuno gruppo si è ancora fatto avanti per rivendicare l’accaduto e intanto proseguono le congetture sulla dinamica dell’incidente.  Nel frattempo, centinaia di persone piangono le 66 persone a bordo vittime del disastro.