L’Europa: “Ci sono 400 bombe umane, già in casa gli jihadisti assassini”

di Riccardo Galli
Pubblicato il 23 Marzo 2012 - 15:47 OLTRE 6 MESI FA

BRUXELLES – In Europa ci sono altri 400 “lupi solitari”, così li definisce Gilles De Kerchove, coordinatore dell’antiterrorismo europeo. Lupi solitari come il killer di Tolosa, “concentrati soprattutto in Germania, Francia, Gran Bretagna, Belgio e in tutti gli altri paesi Ue in misura molto minore”. E se lo dice il coordinatore dell’antiterrorismo europeo c’è da crederci. Tanti 400 potenziali killer qaedisti dormienti? Probabilmente no, se rapportati alle centinaia di milioni di europei che abitano la Ue.

Ma tantissimi se misurati con le vite innocenti, di bambini, stroncate da Mohamed Merah. Se ognuno di questi 400 lupi solitari si armasse e agisse come il ragazzo di Tolosa, le potenziali vittime sarebbero migliaia. E allora sì che 400 casi simili diventano non tanti e nemmeno tantissimi, ma semplicemente troppi. Tutti i potenziali terroristi “sono ovviamente monitorati” dai servizi di intelligence dei vari paesi, dice ancora De Kerchove. Speriamo che non siano monitorati come lo era Merah, libero di andare e venire dall’Afghanistan, libero di armarsi, di rubare uno scooter, di uccidere una prima volta e poi una seconda, indisturbato. Se questo è il livello di monitoraggio, 400 terroristi in erba sono un numero smisurato e sconfinato per l’Europa, un numero che dovrebbe agitare le esistenze di tutti, e soprattutto di tedeschi, francesi, inglesi e belgi. Cittadini di quei paesi che De Kerchove ha indicato come quelli con il maggior numero di presenze.

Lupi solitari che, sempre secondo quanto detto dal coordinatore dell’antiterrorismo, sono “sempre più frequenti” a causa dell’indebolimento delle strutture chiave di Al Qaeda. Cioè in altre parole la lotta internazionale al terrorismo sta avendo come effetto collaterale quello di popolare l’Europa, e si presume non solo lei, di figure di qaedisti addestrati ma slegati da qualsiasi catena di comando, in grado quindi di colpire ovunque e in qualsiasi momento, in forma assolutamente imprevedibile. Un effetto collaterale non da poco. L’indebolimento della struttura terroristica organizzata da Osam Bin Laden e la morte dello stesso sceicco del terrore per mano americana, hanno fisiologicamente sfilacciato le fila che tenevano unita l’organizzazione. Lasciando di fatto da soli quelli che erano “agenti” all’estero o giovani aspiranti. In un numero in costante aumento. De Kerchove rassicura sul fatto che siano tutti monitorati dai servizi di intelligence, ma buon senso e cronaca suggeriscono il contrario.

In Francia con ogni probabilità ci sarà un’inchiesta e, forse, si troveranno dei colpevoli. Responsabili di aver lasciato che un soggetto come Merah, noto ai servizi segreti come “pericoloso”, potesse agire indisturbato. Colpevoli che rassicureranno la comunità e l’opinione pubblica sulla falla nella sicurezza nazionale. Colpevoli loro di aver sbagliato. Ma, come purtroppo è noto ed evidente, per definizione dei “lupi solitari” non possono essere previste le azioni e i pensieri. Fattispecie per nulla rassicurante, tanto più alla luce delle stime numeriche fornite da Gilles De Kerchove e riportate da La Stampa.