Farid Benyettou, emiro che reclutò fratelli Kouachi: ora fa infermiere a Parigi

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Gennaio 2015 - 06:20 OLTRE 6 MESI FA
Farid Benyettou, emiro che reclutò fratelli Kouachi: ora fa infermiere a Parigi

Farid Benyettou

PARIGI – Farid Benyettou, l’ex emiro della filiera della Buttes-Chaumont che ha indottrinato i fratelli killer Kouachi, autori della strage a Charlie Hebdo, dallo scorso dicembre presta servizio come infermiere al pronto soccorso dell’ospedale parigino della Pitié-Salpêtrière, lo stesso in cui è stata ricoverata parte dei feriti della strage.

Imam ed emiro “auto-proclamato”, nato il 10 maggio 1981, Farid Benyettou, che in una delle poche foto disponibili appare con gli occhiali scuri con la montatura dorata e una kefiah rossa sul capo, era noto nel 19esimo arrondissement di Parigi e nella vicina moschea Adda’wa per le sue prediche radicali. Seguito dagli 007 francesi già dall’inizio degli anni 2000, che notarono la sua vicinanza con un Gruppo salafita (GSPC), Benyettou incontrò nel quartiere i fratelli Kouachi.

Ai due orfani nati in Francia ma di origini algerine, il ragazzo inculcherà ben presto la sua visione radicale della religione, facendone i suoi primi seguaci. Benyettou riuscirà anche a convincere Chérif, il fratello più giovane della strage a Charlie Hebdo, ad andare in Iraq per combattere con al Qaeda. La polizia fermerà Chérif poco prima della sua partenza per il Medio Oriente, con un biglietto aereo per Damasco e un manuale di istruzioni per l’uso del kalashnikov, la stessa arma con cui ha decimato la redazione del giornale satirico insieme al fratello Said.

In alcuni documenti diffusi dalla rete pubblica francese France 3 in un documentario trasmesso nel 2005, Chérif si presenta come uno “studente diligente” di Benyettou. E specifica il contenuto delle “lezioni di religione” impartite dal suo mentore: “Farid mi ha detto che i testi hanno dato prova dei benefici degli attacchi suicidi. E’ scritto nei testi che è bene morire martire”.

Un giorno dirà: “Quando Farid mi parlava avevo l’impressione che in lui ci fosse la verità”. Nel 2008, Benyettou fu poi condannato a 6 anni, insieme a Kouachi, per associazione di stampo terroristico. Uscito nel 2011, Benyettou si iscrisse l’anno successivo a un corso di formazione infermieristica, prima di venire accettato, a inizio dicembre, come stagista al pronto soccorso della Pitié-Salpêtrière.

Citati dal Parisien, i medici che hanno lavorato al suo fianco lo descrivono come “un allievo studioso e discreto”. Anche se i tragici eventi degli ultimi giorni hanno indotto la direzione dell’ospedale a sospendere il suo praticantato. Secondo un documento interno, Farid Benyettou non doveva lavorare mercoledì e giovedì, ma avrebbe invece dovuto garantire i turni notturni di venerdì e sabato, e anche dei due giorni successivi.

“Non possiamo immaginare che quest’uomo, presentato da tutti come uno dei principali mentori dei fratelli Kouachi avesse potuto soccorrere le vittime dei suoi ex alunni nell’ospedale”, osserva un medico della Pitié-Salpetrière, aggiungendo: “Non posso immaginare che la direzione sanitaria non fosse al corrente del suo passato”. Al momento, mentre la Francia ha reso omaggio ai suoi morti con milioni di persone in piazza, non è chiaro se l’ex guru dei fratelli del terrore sia stato sentito dalla polizia.