Francia/ Donna cacciata dalla piscina perché indossava il “Burkini”, il costume da bagno islamico

Pubblicato il 12 Agosto 2009 - 12:43 OLTRE 6 MESI FA

Voleva rinfrescarsi con un tuffo in piscina quando il bagnino di Emerainville, nella banlieue di Parigi, gliel’ha vietato e l’ha allontanata dall’impianto. Colpa del  “burkini”,  costume da bagno islamico integrale, indossato da Carole, 35 anni, francese convertitasi all’islam da 17 anni.

La donna, a quel punto, è andata immediatamente al commissariato di polizia di Noisel per denunciare il presunto abuso del bagnino.  Per il responsabile dell’impianto, Yannick Decompois, però, dietro la scelta di proibire il costume, non ci sarebbe nessuna pregiudiziale politica ma una semplice cautela igienico sanitaria.

Il costume, infatti, il cui nome viene da una curiosa fusione di burka e bikini, veste interamente il corpo, lasciando scoperte solo il volto, le mani e piedi. Per acquistarli online, sul sito vetislam.com, le donne spendono cifre tra i 49 e 110 euro.

Un tipo di abbigliamento «inadeguato» per Decompois che ha aggiunto: «L’errore è stato consentire in passato a donne con questo costume di accedere in piscina in passato».

In Francia, però, la questione fa discutere. Nelle scorse settimane, infatti, è stata istituita una commissione una commissione parlamentare d’indagine sul porto del burqa e del niqab. Era intervenuto anche il presidente Nicolas Sarkozy, affermando che «l burqa nonè il benvenuto in Francia».

Alcune note dei servizi d’intelligence francese, pubblicate da Le Monde, hanno ridimensionato di molto a livello di numeri la questione, recensendo 367 donne con il burqa in tutto il Paese.  Ma la polemica continua: dopo la denuncia di Carole, il deputato comunista Andrè Gerin, membro della commissione, ha parlato di un caso di «provocazione militante».