Killer di Tolosa, uccide ogni 4 giorni. Caccia all’uomo in tutta Francia

Pubblicato il 20 Marzo 2012 - 18:24 OLTRE 6 MESI FA

Strage di Tolosa, il giorno dopo (Lapresse)

TOLOSA – Il killer di Tolosa “si sente braccato e potrebbe tornare a colpire ancora”: lo ha detto il procuratore della Repubblica di Parigi, Francois Molins, in una conferenza stampa. Gli inquirenti francesi indagano su una chiamata sospetta a bordo di un treno per intercettare l’autore della strage che ieri ha causato la morte di quattro persone nella scuola ebraica di Tolosa. In particolare, scrive il sito internet del quotidiano Le Figaro, un testimone dice di aver assistito a una strana conversazione telefonica di una donna che ieri le stava seduta vicina a bordo di un treno nella regione parigina. La polizia cerca le tracce della donna nei video delle telecamere a circuito chiuso delle stazioni della banlieue parigina, nel tentativo di identificarla. Secondo il testimone, la donna era al telefono con un uomo e sembrava molto scossa da ciò che le stava dicendo il suo interlocutore. ”E adesso, te la prendi con una scuola”, avrebbe detto la passeggera del treno, piangendo al cellulare.

L’autore della strage della scuola ebraica di Tolosa è ”un mostro ancora in libertà” per il presidente francese Nicolas Sarkozy stamani davanti agli studenti della scuola Francois Couperin, nel cuore di Parigi, a due passi dal Memoriale della Shoah, al termine del minuto di silenzio in memoria delle vittime (un professore di religione di 30 anni, Jonathan Sandler, e i suoi due figli, Gabriel di 4 anni e Arieh di 5 anni, e una bambina, la figlia del direttore della scuola, Myriam Monsonego di 7 anni).

Secondo Sarkozy in questa strage ”l’antisemitismo è evidente”. ”La verità – ha proseguito il presidente – è che ci sono esseri che non hanno alcun rispetto per la vita. Quando afferri una ragazzina per infilarle un proiettile in testa, senza lasciarle nemmeno una possibilità di salvarsi, allora sei un mostro. Un mostro antisemita, ma prima di tutto un mostro”.

”La Repubblica non è la vendetta – ha concluso Sarkozy – Bisogna che questo assassino venga arrestato e che sia punito per quanto ha fatto e soprattutto che non lo possa rifare”.