Germania, l’infermiere serial killer. 84 morti: cercava di passare da eroe rianimando chi aveva avvelenato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Agosto 2017 - 11:42 OLTRE 6 MESI FA
Germania, un serial killer in camice bianco: all'infermiere Niels Högel attribuiti 84 decessi in corsia

Germania, un serial killer in camice bianco: all’infermiere Niels Högel attribuiti 84 decessi in corsia

ROMA – Germania, un serial killer in camice bianco: all’infermiere Niels Högel attribuiti 84 decessi in corsia. Non smettono di aumentare i casi di omicidio attribuiti al mostro delle corsie, l’infermiere tedesco da due anni chiuso in una cella a scontare l’ergastolo per l’omicidio, certo, di due pazienti affidati alle sue cure, più svariati tentativi di omicidio nella clinica della città nord-occidentale di Delmenhors

Niels Högel, questo il nome del mostro, è accusato ora di aver ucciso almeno 84 pazienti, di averne provocato la morte con un’overdose di medicine cardiache. Secondo le accuse, lo iniettava per poi tentare di rianimare i pazienti e passare da eroe. Il capo della polizia Johann Kuehme ha affermato che le autorità hanno le prove di almeno 84 omicidi, dopo autopsie condotte sui cadaveri. Ma le vittime potrebbero essere di più, perché alcuni ex pazienti sono stati cremati. Forse a 200 morti andrebbe aggiornata la macabra contabilità del serial killer in camice bianco.

Già dalle prime indagini, erano emersi 4 casi di morti sospette e, nel 2016, gli investigatori parlavano di 43 omicidi nelle cliniche dell’area di Delmenhore. Nell’inchiesta sono stati riesumati centinaia di cadaveri nei cimiteri delle vicine cittadine di Delmenhorst e Oldenburg. Tutti avevano in comune di essere passati per le mani dell’infermiere. “84 omicidi, siamo senza parole “, ha detto in una conferenza stampa stamane il capo della polizia di Oldenburg Johann Kuehme. “E la cosa più terribile è che il bilancio è verosimilmente ben più grave”.

Perché ci sono voluti molti anni, prima che le autorità ospedaliere si accorgessero che qualcosa non andava nei loro reparti. Inoltre molti ex pazienti, alla morte, sono stati cremati. Tutti questi morti si ‘sarebbero potuti evitare”, ha osservato Kuehme, se le cliniche, prima di Oldenburg, e poi quella di Delmenhorst, fossero state più sollecite. La autorità giudiziarie tedesche hanno aperto un’indagine contro le amministrazioni delle due strutture.

Niels Högel, 40 anni, era stato arrestato nel febbraio 2015 per l’omicidio di due pazienti ricoverati in terapia intensiva all’ospedale di Delmenhorst, vicino la città di Brema, e il tentato omicidio di altre due degenti nella clinica. Già nel giugno 2016 gli inquirenti avevano aggiunto nomi alla lista dei pazienti uccisi da Högel, facendo crescere il numero fino a 33 decessi. Un numero che è poi stato aggiornato a 43, fino alla rivelazione odierna. (Corriere.it)