Grecia, assaggi di dracma: code in farmacia, razionamenti…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Giugno 2015 - 11:27 OLTRE 6 MESI FA
Grecia, assaggi di dracma: code in farmacia, razionamenti...

Grecia, assaggi di dracma: code in farmacia, razionamenti…

ATENE – Scorte di farmaci e cibo, scorte da tenere in casa, pagate rigorosamente in contanti. La Grecia affronta i primi assaggi di dracma, la crisi che era fino a ieri appare nulla rispetto a quella di oggi e quella che si prefigura domani con un eventuale, ma possibile, ritorno alla moneta locale e alla conseguente svalutazione dei risparmi. Lo spartiacque sarà il referendum di domenica, un “sì” o “no” alle regole di Bruxelles, ma di fatto un passo avanti o indietro, secondo l’esito, nella direzione di un’uscita dall’euro.

Gli inviati dei quotidiani, come Federico Fubini per il Corriere della Sera, documentano tutti questa corsa: corsa a prelevare, e dal bancomat non si possono prendere più di 60 euro al giorno. Corsa a far benzina, a far scorte. Lo scenario è quello di un Paese in guerra e manca poco ai razionamenti alimentari Scrive Fubini:

Non aiuta il fatto che la corsa ai medicinali presenti una complicazione in più: specie le farmacie più piccole si sono viste chiedere dai grossisti il saldo dei medicinali tre volte al giorno e solo in denaro liquido. Gli importatori di prodotti della tedesca Bayer o della svizzera Novartis non consegnano più dietro bonifico o pagamento elettronico. Il loro rifiuto non si deve ai vincoli bancari, ma alle loro stesse paure: da quando l’annuncio del referendum ha rimesso in dubbio il futuro della Grecia nell’euro, i grossisti di farmaci temono che i produttori esteri chiedano loro di saldare gli ordini solo in contante. Dunque a loro volta essi stessi esigono solo contante dalle farmacie minori, che a cascata spesso esigono solo contante dai clienti. Maria, un’esercente di 34 anni in Odos Benaki, su questo è diventata irremovibile. In un’economia dove ormai non si ritira più di 60 euro al giorno, tutto dipende dal denaro liquido. Il diaframma fra lo standard occidentale di normalità e una crisi umanitaria non era mai stato tanto sottile.