Hervé Falciani, dossier: “Lista evasori? Voleva 1.000 dollari per ogni nome”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Gennaio 2014 - 17:31 OLTRE 6 MESI FA
Hervé Falciani, dossier: "Lista evasori? Voleva 1.000 dollari per ogni nome"

Hervé Falciani (Ap-LaPresse)

ROMA – Hervé Falciani si sarebbe arricchito grazie alla sua lista, altro che eroe anti-evasione fiscale. Secondo la polizia svizzera l’informatico franco-italiano avrebbe guadagnato una cifra colossale vendendo i nomi e le informazioni sui 127 mila titolari di conto corrente in banche svizzere e potenziali evasori.

Al prezzo di mille dollari a nome (moltiplicato per 127 mila, fanno 127 milioni di dollari) il “cavaliere bianco anti evasione”, che oggi ha scritto un appello sul blog di Beppe Grillo chiedendo al Movimento 5 Stelle di fare un fronte comune europeo contro strapotere delle banche e corruzione, avrebbe trasformato la sua lista in un tesoro e se stesso in un “trafficante di documenti rubati”, secondo quanto scrive Franco Zantonelli su Repubblica:

“A rivelarlo è il giornale economico elvetico Agefi, dopo aver visionato il voluminoso dossier su Falciani messo insieme dalla polizia federale svizzera.

“Sicuramente – rivela il rapporto, citato da Agefi – l’ex dipendente della Hsbc riuscì ad agganciare un servizio segreto tedesco”. Proprio dalla Germania, inoltre, risulta che Hervé Falciani abbia ricevuto quattro milioni di dollari, quale compenso per i suoi servigi di agente infiltrato nel sistema bancario svizzero.

Ma altri Paesi, compresi Italia, Francia e Spagna, hanno usufruito delle informazioni dell’esperto di computer. Nel luglio del 2012 vene arrestato nel porto di Barcellona, dove era attraccato con uno yacht, passò diversi mesi in carcere ma, alla fine, le autorità spagnole respinsero la richiesta di estradizione della Svizzera, intenzionata a processare Falciani per furto di dati personali e violazione della privacy. Oggi colui che, per primo, dimostrò quanto fosse facile grazie all’informatica farsi beffe del segreto bancario elvetico, vive in Francia dove ha ottenuto un contratto di consulenza con il Fisco transalpino”.