Londra: bunker antiNazi per 8mila persone. Il duce invece…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Gennaio 2016 - 12:07 OLTRE 6 MESI FA
Londra: bunker antiNazi per 8mila persone. Il duce invece...

Il bunker anti aereo sotto Clapham Common a Londra

LONDRA – Un bunker anti aereo gigantesco a più di 100 piedi sotto il livello stradale, un dedalo sotterraneo formato da 1300 tunnel: pochissimi londinesi conoscono cosa si nasconde sotto Clapham Common, un sito che poteva ospitare fino a 8mila persone contemporaneamente.

La sua costruzione fu iniziata nel 1940 in previsione del tentativo di invasione tedesca, preceduta dai bombardamenti a tappetto della Luftwaffe e dai terribili V1 e V2: una guerra aerea che alla fine la Raf riuscì a vincere. Nel 1944 fu utilizzato la prima volta: oggi una mostra itinerante permette di fare un salto indietro nel tempo. Le foto del Daily Mail (guarda qui) che illustrano questo speciale spazio museale dedicato all’architettura di guerra mostrano anche il livello di efficienza e preparazione inglesi nell’affrontare il pericolo nazista che rischiava di cancellare la Gran Bretagna dalle mappe europee.

Alla fine si rivelò inutile, perché nel ’44 i blitz tedeschi erano quasi cessati con i nazisti intrappolati nella morsa russo-americana. La città resistette al lancio quotidiano di 100/150 bombe che provocarono come bilancio finale 2700 vittime e 6mila feriti. L’occasione della visita nel ventre di Londra permette un paragone  – imbarazzante per l’Italia – con il bunker personale di Mussolini costruito a 100 metri dalla residenza di Villa Torlonia. Le foto mostrano un rifugio minimal del tutto inadatto a sopportare un bombardamento a tappeto se non per la più stretta cerchia del duce (ammesso che fosse riuscito ad attraversare indenne i fatidici 100 metri di tragitto).

Il bunker è un altro degli esempi lampanti di quanto fosse velleitaria la scommessa mussoliniana di partecipare alla guerra: una nazione prevalentemente agricola e industrialmente arretrata non aveva nessuna chance se non nella retorica dei discorsi dal balcone di Piazza Venezia.