L’appello straziante di Filip, 7 anni: “Seppellitemi nella bara con mamma”

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Marzo 2017 - 06:51 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – “Seppellitemi nella stessa bara della mamma”. E’ lo straziante appello pubblico di Filip, 7 anni e malato terminale: per finanziare il suo desiderio e riposare per sempre accanto alla sua mamma, così che possa prendersi cura di lui anche “in cielo”. Filip Kwasny, di Colchester, Essex, ha espresso la sua volontà mentre è ricoverato in un ospedale di Londra e ormai la chemioterapia e il trapianto di cellule staminali, non fanno più effetto, non sono riuscite a configgere la leucemia.

Ora che il cancro si è diffuso all’intestino, Filip riceve solo cure palliative così che non soffra troppo prima di concludere la sua breve esistenza. Tante sono state le persone generose, disposte ad aiutarlo a essere sepolto nella stessa bara in cui riposa la mamma Agnieszka, morta di cancro a 33 anni, quando Filip ne aveva appena due.

Nel settembre dello scorso anno, a Filip è stata diagnosticata la leucemia mielomonocitica giovanile: si sviluppa a partire dalle cellule immature che danno origine a globuli rossi, globuli bianchi e piastrine e che si trovano nel midollo osseo, cioè nella parte di tessuto spugnoso contenuta all’interno delle ossa. Dal midollo osseo, punto di partenza della leucemia, la malattia in genere si diffonde piuttosto velocemente anche nel sangue e attraverso questa via raggiunge altri organi, per esempio i linfonodi, la milza e il fegato.

La malattia si è sviluppata a seguito di una diagnosi di neurofibromatosi di tipo 1, quando il bambino aveva due anni ma, inizialmente aveva recuperato. Il padre, Piotr Kwasny, 40 anni, è disperato all’idea di raccogliere 6.500 sterline per riesumare il corpo della moglie nella bara e doverla nuovamente seppellire con il loro figlio.

“Filip vuole essere sepolto con la madre, desidera che la madre si prenda cura di lui” e per questo, dovrebbe tornare in Polonia. Ma Piotr è malato di spina bifida, soffre di diabete e ipertensione, non può farcela, non può permettersi economicamente il viaggio e Filip è troppo malato ora per poter partire in Polonia.

“E’ straziante assistere alla malattia di Filip, sa che sta morendo e non c’è nulla che possano fare per guarirlo; è consapevole che la sua vita si sta ormai concludendo”.