London Bridge, doppio attentato: investono e accoltellano. 7 morti, 48 feriti. Uccisi i tre terroristi

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Giugno 2017 - 07:07| Aggiornato il 5 Giugno 2017 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – Ancora una notte di terrore a Londra, colpita al cuore da un duplice attentato terroristico a neanche 4 giorni dal voto dell’8 giugno. Il bilancio è di 7 morti e almeno 48 feriti. Uccisi anche i tre terroristi che dopo aver investito diversi pedoni sul London Bridge, hanno continuato a seminare il terrore a piedi, accoltellando altri passanti.

La polizia è riuscita a fermare e uccidere i tre jihadisti nella zona di Borough Market, dove lo stesso commando si era diretto dopo aver falciato la folla. Mark Rowley, numero uno dell’antiterrorismo di Scotland Yard, ha parlato di “un attacco prolungato iniziato a London Bridge e concluso a Borough Market”, aggiungendo che non risultano altri assalitori e smentendo che vi siano sospetti in fuga. Ma ha evidenziato che le indagini proseguono senza escludere eventuali fiancheggiatori esterni. E infine ha invitato la gente a restare “vigilante”.

Il movente del terrorismo, evocato inizialmente come “potenziale” dalla premier Theresa May, è stato confermato quasi subito dagli investigatori. La sequenza si è consumata in pochi minuti: ne sono passati 8 fra la prima telefonata di allarme e la sparatoria finale. Tutto neppure due settimane di distanza dell’atroce attentato suicida commesso alla Manchester Arena il 22 maggio: dove Salman Abedi, giovane britannico figlio di ex rifugiati politici libici anti-Gheddafi, si era fatto esplodere fra la folla che usciva dal concerto di Ariana Grande facendo 22 morti e circa 120 feriti.

Ma la mente corre inevitabilmente anche ad un altro episodio avvenuto a Londra qualche mese fa, nella zona di un secondo celebre ponte cittadino, Westminster Bridge, quando un uomo, Khalid Masood, si lanciò alla guida di un Suv su un gruppo di pedoni, uccidendone 5, per poi scendere dalla vettura e accoltellare a morte un poliziotto all’ingresso dell’adiacente palazzo del Parlamento prima d’esser ucciso a sua volta da un agente armato.

Se in quel caso l’attacco si era svolto in pieno giorno, questa volta è avvenuto tuttavia al calar del buio, in una zona straboccante di passanti e turisti in giro di sabato sera. A London Bridge numerosi testimoni hanno visto il van, un veicolo bianco noleggiato dalla Hertz, piombare ad alta velocità, attorno agli 80 chilometri all’ora, su un marciapiede e falciare una mezza dozzina di persone. Finché dal mezzo sono saltati fuori tre ossessi, tutti uomini e armati con coltelli dalle lunghe lame (30 centimetri, stando ad alcuni racconti), e si sono scagliati a tirare fendenti gridando: “Questo è per Allah”.

Il panico è dilagato e l’intervento della polizia, seppure rapido, si è svolto in un clima di enorme concitazione. “Run, hide and tell” (Scappate, nascondetevi e riferite), ha twittato a un certo punto Scotland Yard rivolgendosi a chi si trovava nell’epicentro del caos. Mentre la sensazione riferita dalla Bbc è che l’intelligence sia stata colta ancora una volta di sorpresa.

Il terzetto terrorista intanto riusciva a proseguire fino alla zona dei bar e dei ristoranti di Borough Market, dove vi sono stati altri accoltellamenti, l’attacco a un poliziotto e lo scontro a fuoco finale: suggellato dallo scatto d’un giovane fotografo italiano, Gabriele Sciotto, con l’immagine di due dei terroristi distesi sull’asfalto ormai senza vita, uno dei quali con indosso una simil-cintura esplosiva.

Theresa May, immediatamente informata, ha interrotto la sua campagna elettorale in veste di leader del Partito Conservatore, al pari del rivale laburista Jeremy Corbyn e ha riconvocato a Downing Street il comitato di emergenza Cobra: che dopo Manchester aveva elevato l’allerta terrorismo al livello massimo , quello che presuppone nuovi attacchi imminenti, salvo riportarlo poi al livello grave.

May ha definito quanto accaduto stanotte “terribile“, Corbyn “brutale e scioccante“. Mentre Donald Trump, in una telefonata con la premier, ha condannato l’eccidio e offerto aiuto all’alleato britannico. Ma è anche tornato a evocare il divieto dei laptop sui voli. Nessuna rivendicazione finora, mentre sostenitori dell’Isis, in pieno Ramadan, come di consueto hanno esultato sui social media.