Migranti,Ungheria mobilita riservisti: Croazia ci ha traditi

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Settembre 2015 - 12:00 OLTRE 6 MESI FA
Migranti: Ungheria alza muro con Croazia e chiama riservisti

Migranti: Ungheria alza muro con Croazia e chiama riservisti

ROMA – Ungheria dura nelle parole e nei fatti sull’emergenza profughi. Le bordate sono tutte per la Croazia, accusata di aver mentito non solo a Budapest, ma a tutta l’Europa, millantando l’esistenza di un inesistente accordo bilaterale per ritrasferire alla frontiera migliaia di migranti appena entrati sul proprio territorio dal Paese vicino. Per il ministro degli Esteri magiaro Peter Szijjarto, Zagabria in tal modo avrebbe “violato la sovranità” ungherese e, “invece di prendere provvedimenti in maniera onesta, ce li ha rimandati direttamente”.

“Che razza di solidarietà europea è mai questa?”, ha polemizzatro Szijjarto e ha aggiunto: “Noi difenderemo l’Ue, i confini della zona Schengen, e proteggeremo l’Ungheria sulla base delle norme comunitarie”. Intanto alla frontiera tra Ungheria e Croazia è stata completata la barriera di filo spinato di 41 km. E non solo: il governo di Budapest ha richiamato i riservisti dell’esercito per gestire l’emergenza profughi. Gli altri 330 km del confine con la Croazia sono segnati dal fiume Drava, difficilmente valicabile dai migranti.

Ma la tensione non è solo in Ungheria. Nei prossimi due giorni la Croazia si aspetta l’arrivo di altri 40 mila migranti. Lo ha detto il presidente croato Kolinda Grabar-Kitarovic parlando dell’emergenza che vive il suo paese e spiegando la ragione per la quale sarà inevitabile il ricorso di Zagabria all’esercito. “Vogliamo aiutare tutti – ha detto il presidente – ma prima di tutto vogliamo proteggere i nostri cittadini e garantire loro una vita normale, come pure la stabilità dello stato croato”.

Sono stati finora 17.089 i migranti e profughi giunti in Croazia dalla vicina Serbia. Ne ha dato notizia il ministero dell’Interno a Zagabria, secondo il quale un altro treno con 11 vagoni carichi di migranti è partito all’alba di sabato da Tovarnik giungendo poco dopo a Botovo, al confine con l’Ungheria. Si presume che, come già avvenuto, prosegua il trasbordo dei profughi su autobus ungheresi diretti alla frontiera con l’Austria. Una parte di migranti si dirige verso la Slovenia.

La polizia slovena ha cominciato a far entrare nel Paese gruppi di migranti in attesa alla frontiera con la Croazia, in corrispondenza del valico di Rigonce-Harmica. Sabato sera a tale punto di passaggio vi erano stati incidenti, con la polizia slovena che aveva sparato gas lacrimogeni contro gruppi di profughi che avevano forzato il cordone di agenti per entrate in Slovenia. Una decina di migranti erano rimasti feriti.