Migranti, Ungheria alza altro muro. Berlino sfida blocco Est

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Settembre 2015 - 08:09 OLTRE 6 MESI FA
Migranti: Ungheria fa nuovo muro, Croazia chiude passaggio

Foto Ap

BERLINO – La Germania sfida il blocco anti migranti dell’Est Europa spiegando che se non gli stanno bene le quote stabilite deciderà la maggioranza. E intanto Orban alza un nuovo muro e la Croazia chiude i valichi. Il tutto mentre altre due tragedie si sono verificate nella notte tra giovedì e venerdì. Una bambina morta annegata, vittima di un naufragio. Le autorità turche l’hanno ritrovata su una spiaggia nella provincia occidentale di Izmir. Il corpo della bambina, di circa quattro anni, riverso sulla spiaggia ricorda quello del piccolo Aylan.

In Francia invece un migrante è morto fulminato nella parte francese dell’Eurotunnel, il tunnel sotto alla Manica. Il ragazzo di circa vent’anni è morto folgorato mentre cercava di salire su una navetta ferroviaria per trasporto dei Tir nel tunnel. Si tratta del decimo migrante morto a Calais e dintorni dallo scorso 26 giugno nel tentativo di raggiungere la Gran Bretagna.

Sul fronte “diplomatico” il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha minacciato oggi di ricorrere al voto di maggioranza se non si riuscirà a trovare un accordo sulla ripartizione dei migranti all’interno dei paesi Ue. “Se non è possibile fare altrimenti, dobbiamo prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di ricorrere anche allo strumento delle decisioni a maggioranza”, ha detto il politico socialdemocratico. La mossa tedesca suona come una sfida per i paesi del blocco dell’Est che rifiutano accordi sull’accoglienza dei profughi.

Intanto sul fronte croato l‘Ungheria fa un altro muro anti migranti, stavolta al confine con la Croazia. Croazia che dopo gli ultimi due giorni è vicina al collasso per l’arrivo, seppur solo di passaggio, di oltre 11mila profughi. E così Zagabria ha chiuso, nella notte tra giovedì e venerdì, tutti i valichi di frontiera con la Serbia.

Alla chiusura annunciata in precedenza dei valichi di Ilok, Ilok 2, Principovac, Principovac 2, Tovarnik, Erdut e Batina, si è aggiunta anche quella di Bezdan. Al momento della chiusura, al valico di Bezdan si trovavano un centinaio di migranti che non sono riusciti a passare e sono stati condotti con un autobus in un vicino centro d’accoglienza. Da mercoledì più di 11mila migranti hanno attraversato il confine tra Serbia e Croazia.

I migranti venerdì hanno sfondato i cordoni della polizia alla stazione di Tovarnik, in Croazia. Anche la Slovenia corre ai ripari e invia mille uomini nella notte al confine. Il tutto mentre al confine serbo-ungherese di Horgos, già teatro di violenti scontri, nella notte gli agenti hanno nuovamente sparato gas lacrimogeni per allontanare un gruppo di giovani che continuava a protestare davanti al muro di Orban.

Intanto il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, ha convocato un Consiglio europeo straordinario per mercoledì 23 settembre alle 18 per discutere della crisi dei rifugiati. Mentre il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione di redistribuire 120mila migranti che chiedono asilo da Italia, Grecia e Ungheria negli altri Paesi europei.