Mohamed Abrini: “Io uomo col cappello”. Ma il 22 marzo…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Aprile 2016 - 20:47 OLTRE 6 MESI FA
Mohamed Abrini: "Io uomo col cappello". Ma il 22 marzo...

Mohamed Abrini: “Io uomo col cappello”. Ma il 22 marzo… (foto Ansa)

BRUXELLES – Mohamed Abrini, il belga di origini marocchine implicato negli attentati a Parigi e Bruxelles, in un interrogatorio ha confessato di essere ‘l’uomo col cappello’, il terzo attentatore all’aeroporto di Zaventem. Lo afferma la Procura belga. Inoltre Abrini, secondo i media, avrebbe spiegato che dopo l’arresto di Salah Abdeslam l’attentato del 22 marzo è stato compiuto a Bruxelles ma la cellula intendeva colpire nuovamente Parigi.

“La procura federale ora è in grado di confermare che Mohamed Abrini è il terzo uomo presente in occasione degli attentati all’aeroporto internazionale di Bruxelles. E’ stato messo a confronto con i risultati di diverse evidenze ed ha riconosciuto la sua presenza al momento dei fatti”. Così il comunicato della procura sulla confessione del belga di origini marocchine arrestato ieri che inoltre ha precisato di “aver gettato la giacca in un cestino dei rifiuti ed aver venduto il cappello”.

Gli investigatori impegnati nell’inchiesta sugli attacchi a Bruxelles temono che una sacca riempita di esplosivo sia ancora nascosta a Bruxelles, nella mani di un terzo complice di Salah Abdeslam. Lo riportano siti online di ‘De Staandard‘ e di ‘Le Soir’, affermando che ora sarebbe questa la priorità dell’indagine dopo gli arresti di Abrini e Krayem. Quest’ultimo, individuato come l’uomo che era con il kamikaze della metropolitana, aveva con sè una sacca identica a quella di Khalid El Baakraoui che poco dopo si sarebbe fatto esplodere a Maalbeek. Visto che Salah Abdeslam a ottobre scorso era andato in Germania a prendere tre potenziali complici, due dei quali individuati come lo stesso Krayem e Amine Chaoukri (l’uomo arrestato con Salah), si teme che sia il terzo complice ad avere la borsa con l’esplosivo e sarebbe questo l’obiettivo delle perquisizioni condotte nelle ultime 24 ore, compresa la maxi-operazione a Etterbeek, in cui però non sono state trovate né armi né esplosivi.