Morto ciclista Antoine Demoitié, investito da moto

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Marzo 2016 - 08:23 OLTRE 6 MESI FA
Morto ciclista Antoine Demoitié, investito da moto

Morto ciclista Antoine Demoitié, investito da moto

ROMA – E’ morto Antoine Demoitié, il ciclista belga di 25 anni travolto da una moto dopo una caduta durante la corsa Gent-Wevelgem di domenica in Belgio.

Demoitié era caduto insieme ad altri quattro corridori a Sainte-Marie-Cappel, durante il breve passaggio della corsa ciclistica in territorio francese, ed è stato investito. Inizialmente portato in ospedale a Ypres, nelle Fiandre occidentali, era stato poi rapidamente trasferito al reparto di terapia intensiva dell’ospedale universitario di Lilla in Francia a causa della gravità delle sue condizioni.

Nato a Liegi il 16 ottobre del 1990, Demoitié militava attualmente nel team belga Wanty-Groupe Gobert dopo tre anni passati con la Wallonie Bruxelles-Group Protect. Nel 2014 aveva vinto il Tour du Finistère, settima prova della Coppa di Francia. Scrive Repubblica:

La corsa si è conclusa – mentre ancora non si sapeva della morte di Demoitié – con la vittoria di Peter Sagan. Dopo ben sei secondi posti, le beffe in serie subite da van Avermaet e, clamorosa l’ultima, al Gp Harelbeke da Kwiatkowski, il campione del mondo ha brindato finalmente con la maglia iridata. Lo slovacco, personaggio mai banale, ‘sceglie’ l’occasione migliore per sfatare questo ingrombrante tabù stagionale. Si prende la Gand-Wevelgem che, pur non essendo tra quelle monumento, è classica di ragguardevole blasone. Vince Sagan dopo un duello psicologico con il suo rivale storico, Fabian Cancellara. Un interminabile ultimo km, una resa dei conti da far west nel quale lo svizzero dirige le operazioni ad un ritmo molto basso. In ballo lo svizzero, la maglia iridata, un brutto cliente come Vanmarcke (capace di battere allo sprint in passato Boonen) e Kuznetsov, un russo che non ha niente da perdere. Sagan ha paura che le gambe lo tradiscano come all’Harelbeke, reprime il suo istinto, aspetta le mosse altrui. Poi parte Kuznetsov, e lui coglie l’attimo: volata sicura e bis nella corsa belga dopo la vittoria del 2013.