Parigi, uomo con martello e coltelli a Notre Dame. E’ un ricercatore algerino: “Sono dell’Isis”. Polizia spara FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Giugno 2017 - 17:08| Aggiornato il 7 Giugno 2017 OLTRE 6 MESI FA

PARIGI – Allarme e spari nei pressi di Notre Dame, la cattedrale simbolo di Parigi. Un uomo armato di martello e coltelli ha tentato di aggredire i passanti e alcuni agenti della polizia municipale. “Questo è per la Siria!”, ha gridato prima che i poliziotti rispondessero col fuoco e lo neutralizzassero. Secondo la Bfmtv che cita fonti giudiziarie, l’assalitore avrebbe detto di essere “un soldato del Califfato”, ossia dell’Isis. E in serata è stata svelata la sua identità: si tratterebbe di Farid Ikken, algerino, nato nel 1977 e arrivato nel marzo 2014 in Francia.

Nella sua abitazione sarebbe stato ritrovato un video con il giuramento all’Isis e il proposito di commettere attentati. Secondo alcuni media francesi, l’uomo sarebbe un ricercatore, laureato in scienze sociali e dottorando in Francia. Avrebbe firmato diverse pubblicazioni e sarebbe sposato con una svedese. Dopo la diffusione della notizia arriva la conferma:  Farid Ikken è uno studente dell’Università di Metz, dottorando in giornalismo, con una tesi sui media, in particolare quelli del Nord Africa. A dichiararlo è il presidente dell’Università di Lorena, Pierre Mutzenhardt, alla radio France Bleu. Il rettore ha confermato che Ikken studia dal 2014 per un dottorato in giornalismo al CREM, il Centro di ricerca sulle mediazioni. All’università affermano che Ikken era giornalista in Algeria.

Tornando alle modalità del tentato assalto, il ministro Collomb ha assicurato che Ikken “era da solo, non era accompagnato”, aggiungendo che era armato oltre che del martello di “coltelli da cucina”.

L’algerino, dopo aver tentato di aggredire i passanti è stato colpito dalla polizia e portato via in ambulanza: secondo quanto riferito dal Ministero dell’Interno, sarebbe stato ferito alle gambe. Nello scontro è rimasto ferito anche un poliziotto di circa 20 anni: ha riportato “una lieve ferita al collo – ha spiegato il ministro dell’Interno Gerard Collomb – “sta bene, le sue condizioni sono buone, avrebbero potuto essere più gravi se il suo collega non avesse prontamente reagito”.

Dopo l’esplosione di due spari da parte della polizia, si sono verificate scene di panico sulla piazza. Mentre circa 900 persone sono rimaste bloccate all’interno della cattedrale con le mani in alto in attesa di essere controllati, per accertarsi che non nascondano armi nelle tasche, la polizia ha setacciando il quartiere dell’ile de la Cité, in pieno centro di Parigi, alla ricerca di eventuali complici dell’aggressore. Secondo quanto si apprende da fonti della polizia, l’evacuazione è stata un’operazione lenta, poiché le forze di sicurezza hanno dovuto accertare che non ci fossero complici.

Le persone in corso di evacuazione hanno dovuto mostrare alla polizia eventuali immagini girate al momento dell’attentato con cellulari o tablet. Le foto all’interno e all’esterno della cattedrale.