Paul Gascoigne: “Aiutai un serial killer. Ero fatto e…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Dicembre 2015 - 08:37 OLTRE 6 MESI FA
Paul Gascoigne (foto Ansa)

Paul Gascoigne (foto Ansa)

LONDRA – L’ex centrocampista della nazionale inglese, della Lazio e dei Rangers Paul Gascoigne, intervistato dal Daily Mirror, ricorda quando cercò di aiutare, a suo modo, il serial killer Raoul Moat. Raoul Moat, un ex culturista pluripregiudicato di 37 anni che non accettava di essere stato lasciato dalla fidanzata 22enne il 3 luglio 2010 fece fuoco contro l’ex e il suo compagno. La ex rimase ferita mentre il suo compagno morì. Da quel momento iniziò una lunga caccia all’uomo, durante la quale Moat ferì due poliziotti. La caccia all’uomo durò fino a quando Moat non si asserragliò all’interno di un edificio. Le forze speciali della polizia lo circondarono per ore, cercando di trattare con l’uomo per convincerlo ad arrendersi.

“Ero stravolto, bevevo whisky e tiravo cocaina – racconta Paul Gascoigne – Poi ho visto le immagini in diretta tv, e siccome conoscevo Moat quando era un bambino, pensai che dovevo fare qualcosa. L’ispirazione mi è venuta mentre tiravo, saranno state 14 strisce in tutto, e allora decisi di portargli del pollo, della birra e delle canne da pesca”.

E ancora: “. Andare a pescare mi aveva aiutato molto in passato, così decisi che gli avrebbe fatto bene. Quando dissi al tassista di portarmi sul posto, tremava terrorizzato e quando mi dissero di andare via, ero disperato: quel pollo stava diventando freddo. Al mattino seguente, mi svegliai e vidi che avevo qualcosa come 250 chiamate perse sul cellulare: non ricordavo nulla, eppure sapevo che dovevo aver combinato qualcosa di grosso”.