Olio extravergine senza dazi dalla Tunisia: Europa dice sì

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Marzo 2016 - 15:12 OLTRE 6 MESI FA
Olio extravergine senza dazi dalla Tunisia: Europa dice sì

Olio extravergine senza dazi dalla Tunisia: Europa dice sì

STRASBURGO – Più olio tunisino sul nostro mercato, e quindi sulle nostre tavole. L’Europa ha dato il suo ok. La plenaria di Strasburgo ha infatti autorizzato il pacchetto di aiuti d’urgenza alla Tunisia, che comprende il Regolamento che permette l’importazione di 35.000 tonnellate aggiuntive di olio d’oliva senza dazi nell’Unione europea. Il voto era stato sospeso il 25 febbraio, mercoledì il Coreper ha recepito gli emendamenti tecnici e comunicato che avrebbe adottato il testo che sarebbe passato oggi al Parlamento europeo. L’aula ha approvato con 500 sì, 107 no, 42 astenuti.

Gli eurodeputati hanno confermato le ‘tutele’ votate lo scorso 25 febbraio. Il provvedimento è temporaneo, valido solo per due anni e relativo all’olio d’oliva di cui si garantisce la tracciabilità, quindi interamente prodotto in Tunisia e trasportato direttamente da questo Paese nell’Unione europea. É prevista inoltre una valutazione intermedia dell’impatto delle misure sul mercato europeo e l’impegno ad aggiornarle, nel caso dovessero rivelarsi dannose per i produttori dell’Ue.

Il settore olivicolo in Tunisia “occupa in maniera indiretta oltre un milione di persone, un quinto degli occupati nel comparto agricolo nel Paese” ricorda Marelle de Sarnez, relatrice francese liberale del provvedimento, secondo cui la misura approvata “fornirà un aiuto essenziale alla Tunisia e non dovrebbe destabilizzare il mercato europeo. Ciò che è in gioco qui è il successo della transizione della Tunisia verso la democrazia, vitale non solo per la Tunisia ma anche per gli europei” ha concluso de Sarnez. Il testo attende ora solo l’imprimatur del Consiglio Ue – una mera formalità) ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, una volta che i due co-legislatori l’avranno firmato durante la sessione plenaria di aprile.