Pokemon “rubato”: giocatore chiama la polizia in Inghilterra…

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Luglio 2016 - 17:58 OLTRE 6 MESI FA
Pokemon "rubato": giocatore chiama la polizia in Inghilterra...

Pokemon “rubato”: giocatore chiama la polizia in Inghilterra…

ROMA – Chiama il 999 (numero per le emergenze in Inghilterra) per denunciare il furto di un Pokemon. E’ successo venerdì scorso, all’indomani della diffusione in Gran Bretagna del gioco Pokemon Go, che sta spopolando in tutto il mondo. La polizia del Gloucestershire ha ora diffuso l’audio, mettendo in guardia la gente dal chiamare per motivi futili, dovendo la linea rimanere libera per reali emergenze. “Qualcuno ha rubato il mio Pokemon”, sono le parole pronunciate da una voce piagnucolante nella telefonata diffusa dai media inglesi.

In Gran Bretagna, riferisce l’Associated Press, si sono verificati già diversi incidenti legati al gioco. Recentemente la polizia di Stirling in Scozia ha diffuso su Twitter il seguente avvertimento: “Giusto per essere chiari, ‘Stavo cercando un Pokestop’ non è una ragione valida per trovarsi sul tetto di un negozio con un piede di porco alle 2 di mattina”.

La Pokémon Go mania imperversa e ora gli hacker hanno annunciato di aver lanciato un attacco contro i server. Il gruppo di hacker si chiama PoodleCorp e minaccia di attaccare l’amato gioco, ma la Niantic, proprietaria dei server, ha detto di non aver registrato alcun attacco. A pochi giorni dal lancio dell’app di Pokémon Go però un problema ai server è stato registrato. Il motivo ufficiale sarebbe quello che l’app ha avuto una popolarità non immaginata dagli sviluppatori e i tanti download hanno affaticato i server e causato il crash, ma ora gli hacker di PoodleCorp rivendicano come loro il “merito” di quel problema. Gli hacker sarebbero responsabile del blocco di domenica 16 luglio, ad appena un giorno dal lancio dell’app, che su Twitter è diventato un trend con l’hashtag #pokemondown, scrive anche il sito Network World. Problemi ai server sono stati registrati, riportano diversi siti statunitensi tra cui quello di Forbes, in tutto il mondo e anche nei giorni scorsi diversi disservizi causati dall’enorme mole di giocatori sono stati segnalati, provocati dal successo inaspettato per gli stessi ideatori.