E’ morto il polpo Paul: indovinò tutti i pronostici dei Mondiali

Pubblicato il 26 Ottobre 2010 - 12:59 OLTRE 6 MESI FA

E’ morto il polpo Paul,  divenuto celebre per aver azzeccato tutti i pronostici della Germania ai Mondiali del Sudafrica del 2010. Paul è morto nel suo acquario a Oberhausen. Ora nella stessa struttura sarà costruito un monumento in suo onore.

L’animale aveva indovinato l’esito di tutte le sette partite della Germania: Paul aveva predetto le vittorie dei tedeschi contro Australia, Ghana, Inghilterra, Argentina e Uruguay, così come le sue sconfitte contro Serbia e Spagna. C’era una possibilità su 256 di azzeccare tutte le previsioni. Paul aveva indovinato anche il risultato della finale Spagna-Olanda, pronosticando il successo delle Furie rosse. Quello della finalissima di Johannesburg era stato l’unico pronostico che gli era stato chiesto e che non riguardava la nazionale tedesca.

Durante i Mondiali, prima di ogni pronostico, l’acquario di Oberhausen veniva preso regolarmente d’assalto dai giornalisti di tutto il mondo. Il metodo di Paul era semplice: doveva scegliere tra due urne, contrassegnate dalle bandiere delle due squadre, contenenti alcuni molluschi. Il polpo, senza fallire mai un colpo, aveva sempre mangiato il mollusco contenuto nell’urna della squadra che poi avrebbe vinto l’incontro.

Dopo i Mondiali, Paul era andato in “pensione”, ma la sua fama a livello mondiale non era affatto diminuita. Tanto che il mese scorso, per festeggiare i suoi sei mesi di vita, Marina di Campo (nelle cui acque il mollusco era stato pescato) gli ha dedicato una festa speciale. Lo scorso luglio, il polpo-oracolo di Oberhausen era stato dichiarato cittadino onorario di O Carballino, il paese della Galizia (Spagna) di circa 12mila abitanti noto per la sua “Sagra del polpo”, che si tiene ogni anno ad agosto.

Durante il Mondiale sudafricano non si contavano le indiscrezioni e le curiosità che ruotavano intorno allo strano oracolo: secondo una di queste, l’animale era di origini italiane essendo stato pescato, dopo sei mesi di vita, nelle acque dell’Isola d’Elba.