Resta chiuso nel fast food per tre giorni durante l’attentato di Londra

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Giugno 2017 - 04:47 OLTRE 6 MESI FA
Resta chiuso nel fast food per tre giorni durante l'attentato di Londra

Resta chiuso nel fast food per tre giorni durante l’attentato di Londra

LONDRA – Dopo l’attacco terroristico al London Bridge di Londra, un dipendente di un piccolo fast food resta chiuso nel ristorante per tre giorni. Questa vicenda incredibile la racconta il Daily Mail e il protagonista è Birsen Sabri. Il ragazzo si trovava in una stanza sopra al Cafe Rossi, il locale in cui lavora specializzato in kebab, quando è avvenuto l’assalto: i suoi colleghi hanno fatto uscire i clienti e sono scappati in tutta fretta, ma lui nel caos che ne è seguito ha finito per rimanere dentro in attesa che la zona fosse più tranquilla.

Una volta passata l’emergenza, la polizia ha chiuso l’area con cordoni e nastri così lui è rimasto dentro credendo che fosse ancora in atto una minaccia. Nel fast food è rimasto per ben tre giorni, cioè fino a quando la polizia non ha rimosso transenne e divieti.

L’uomo è da poco in Inghilterra e non parla bene inglese. Alla fine di questa storia, Birsen ha raccotnato: “È stato un grande choc. Non sapevo cosa stava succedendo. Avevo paura e non volevo muoversi. Così sono rimasto dentro”.

“È stato molto spaventoso. Avevamo otto persone dentro, poi è arrivata la polizia e la gente correva in strada ma non sapevano se andare o rimanere. Qualcuno è corso alla porta per uscire, ma poi si è spaventato ed è tornato indietro” ha confermato un suo collega , ricordando: “Abbiamo sentito tutti i colpi di pistola. Tutto è stato velocissimo, è durato meno di dieci minuti, poi la polizia ha urlato a tutti di uscire e chiudere la porta ma il mio collega non deve aver capito ed è rimasto dentro” ha raccontato un altro dipendente del ristorante.