Scambiano centro accoglienza per osteria. E vengono serviti
Pubblicato il 19 Dicembre 2015 - 15:00 OLTRE 6 MESI FA
BERLINO – Una coppia di Karlsruhe in Germania era alla ricerca di un ristorante per cenare. Alla fine, sono incappati in una vecchia locanda: “Birreria-Ristorante Hennemann”. Sono entrati e qui, i due turisti tedeschi si sono fatti servire: hanno gustato pane, marmellata di mele fatta in casa, uova, formaggio, pomodori, yogurt e tè.
Poi l’uomo ha chiesto il conto, ma nessuno glielo ha portato. “Siete nostri ospiti”, gli hanno risposto, “e i nostri ospiti non pagano nulla”. Quei cuochi e camerieri, in realtà, erano rifugiati. E il ristorante, un centro di accoglienza per richiedenti asilo.
La storia viene riportata da Elmar Burchia per Il Corriere della Sera che scrive:
Gli ospiti si sono accorti di non essere finiti in un ristorante vero e proprio soltanto dopo la cena: la locanda a Zapfendorf, Comune di 5 mila abitanti, era stata chiusa anni fa. Da qualche mese qui vivono migranti scappati dalle guerre. Ciò nonostante, uno di loro ha deciso comunque di servirli. «Ho detto: entrate, mettetevi comodi e sentitevi a casa», ha raccontato Kawa Suliman, avvocato di 30 anni, fuggito dalla Siria nel 2014. La storia, riferita dal giornale locale Fränkischer Tag, è finita sui principali organi d’informazione tedeschi. «Quel ragazzo che ci ha serviti è stato davvero gentile», ha detto la donna, Gabriele Stärz, pensionata di 68 anni. Il compagno di 72 anni, in realtà, aveva notato i tavoli e le sedie fuori posto. «Ho pensato: avranno aperto da poco, bisogna comprendere se tutto non è ancora sistemato».
I richiedenti asilo attorno al giovane Kawa hanno reagito spontaneamente: «Abbiamo imbandito la tavola di cibo. Quando la coppia ha capito di essere finita in una struttura d’accoglienza, la donna si è commossa fino alle lacrime».