Slovenia, minorenne affidata alla madre chiede risarcimento: voleva stare col papà

Pubblicato il 19 Marzo 2010 - 19:47 OLTRE 6 MESI FA

Una minorenne slovena ha chiesto alla Stato un risarcimento danni di 4,2 milioni di euro perchè, come sostiene, dopo la separazione dei genitori è stata affidata alla madre contro la sua volontà, mentre lei voleva vivere con il padre.

Asja Jez, di 16 anni, si è rivolta a un tribunale di Lubiana davanti al quale oggi, con le lacrime agli occhi, ha spiegato che per anni è stata trascinata, insieme alla sorella di due anni più grande, da un giudice all’altro che dovevano decidere a chi affidarla.

Benchè le due ragazze ancora nel 1998 avessero dichiarato di voler stare con il padre, il loro desiderio è stato accolto solo nel 2004, dopo anni di una vita difficile con la madre che avrebbe fatto di tutto per impedire che le due figlie vedessero il padre. Inoltre, le ragazze sostengono che gli assistenti sociali rimasero sordi alle loro richieste dicendo che si trattava «di un desiderio imparato a memoria».

Secondo la difesa, le istituzioni slovene avrebbero violato la Costituzione, una serie di leggi e la Convenzione dell’Onu sui diritti dei bambini, causando un danno psicologico e morale, fino a quando finalmente Asja non fu affidata nel 2004 al padre Stojan.

«I sei anni trascorsi con mia madre contro la mia volontà sono stati un inferno, e sono stata privata delle gioie dell’infanzia» ha detto la ragazza che ritiene lo Stato sloveno responsabile di averle tolto l’infanzia che non può più essere recuperata. Per questo ha chiesto un risarcimento di 4,2 milioni di euro. Una causa analoga è stata avviata anche dalla sorella Dasa.